Ponte sullo Stretto, il comune di Villa chiede l’apertura di uno sportello dedicato agli espropri

L’incubo degli espropri è ritornato a far tremare Villa San Giovanni. E anche l’amministrazione guidata dal sindaco Giusy Caminiti si è attivata per dare risposte.

Espropri

«Il primo fatto concreto che questo territorio subisce con la ripresa dell’idea progettuale del Ponte sullo Stretto è la reiterazione del vincolo. Un vincolo che impatta Villa San Giovanni non soltanto per le ditte private, e non è epoca cosa. Abbiamo un grande capitolo che quello degli espropriandi che deve essere affrontato con assoluta concretezza e con assoluta attenzione. E si parla non di numeri ma di persone. Si parla di famiglie e della necessità di distinguere quegli espropri per pubblico utilità che saranno definitivi dalle occupazioni di urgenza».

Le richieste

E un primo atto concreto è stato fatto per rendere chiari i prossimi step. «Questo è un tema che dobbiamo affrontare tutti con assoluta contezza – ha confermato la Caminiti – e per questa ragione abbiamo chiesto alla Stretto di Messina che ci sia da subito l’apertura di uno sportello espropri che possa interloquire insieme al nostro ufficio tecnico comunale e con i soggetti che ad oggi si vedono nuova nuovamente, per la seconda volta nel giro di 15 anni, posto un vincolo».

Progetto senza fondi

Ma in attesa di comprendere se e dove il governo troverà i fondi necessari, Villa si prepara anche per non perdere progetti già in stato avanzato. 

«Il problema riguarda anche quelli che comunemente sono detti sopra servizi. Quei finanziamenti e quegli investimenti che il Comune ha pensato di realizzare o è in corso di realizzazione prima ancora che fosse posto il vincolo. Stiamo parlando di tre aree che saranno interessate e sulle quali ci sono dei progetti in corso».

Opere a rischio

Si parla chiaramente della mascheratura della variante di Cannitello, del lungomare, dell’isola ecologica. E su questi il sindaco è stata chiara: «Ci tengo a dire, per sfatare gli allarmi di queste ultime settimane, che non è messo in discussione il completamento del Lungomare. Noi stiamo lavorando perché il lungomare possa essere non soltanto realizzato come da progetto ma possa essere migliorato con una variante di progetto comprendendo la pubblica illuminazione, comprendendo il fronte monte del lungomare. Comprendendo l’intera via marina e una viabilità alternativa.

La mascheratura della variante diventa aria di cantiere per il ponte e la copertura della variante la pista per la realizzazione del pilastro del ponte. Gli altri due progetti finanziati, infine, con diversi finanziamenti sono l’isola ecologica che dovrà avvenire nell’area dell’attuale stazione di servizio. Su quell’area c’è un vincolo ma abbiamo ottenuto dalla Stretto di Messina e nonostante ci sia il vincolo ha dato parere positivo per la realizzazione del dell’isola ecologica.

Aspettiamo a via definitivo di Anas. Per cui mi sento di dire che l’isola ecologica nonostante sia un’area sottoposta a vincolo è stata salvata. La verità è che oggi non c’è un euro sul Ponte e davanti a un ipotetico sè l’amministrazione non può in alcun modo bloccare lo sviluppo del territorio e la pianificazione del territorio».

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