lunedì,Maggio 6 2024

Reggio, Azione incorona Santo Suraci come nuovo commissario metropolitano

Nell'assise provinciale del partito di Calenda anche Ciccio Cannizzaro e Tilde Minasi. Dopo le smentite di un passaggio di casacca spunta anche Billari

Reggio, Azione incorona Santo Suraci come nuovo commissario metropolitano

Il congresso provinciale di Azione a Reggio Calabria incorona Santo Suraci come nuovo commissario metropolitano, ma grazie allo sprint della senatrice Mariastella Gelmini e del senatore Marco Lombardo getta le basi per un partito che sembra strizzare l’occhio al centrodestra. Stamane l’ex Dopolavoro Ferroviario ha ospitato la massima assise provinciale del partito di Carlo Calenda, con Franco Colace, segretario verbalizzante.

Un caleidoscopio di volti soprattutto del centrodestra. In prima fila siedono la senatrice della Lega Tilde Minasi e il deputato Azzurro Francesco Cannizzaro, che l’ex ministro Gelmini chiama con affetto “Il mitico Ciccio” e che sale sul palco per un saluto. Dal centrodestra comunale anche Roberto Vizzari, Federico Milia, Antonino Maiolino, Massimo Ripepi.

D’altro canto il gruppo misto in consiglio regionale già ospita due elementi, Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano pronti a rappresentare il partito nell’assise regionale. E sempre a proposito degli inquilini di palazzo Campanella, stamattina c’era Antonio Billari. Il consigliere dei Dem già la scorsa estate era stato dato in odore di Azione, ma aveva smentito categoricamente sottolineando che mai avrebbe tradito il suo elettorato. Anche lui ad annusare l’aria quindi? Del centrosinistra in consiglio comunale c’è Antonino Zimbalatti, una presenza che non stupisce perchè l’ex fedelissimo di Falcomatà ha già fatto capire che al rientro farà opposizione se necessario pur rimanendo in maggioranza.

Azione “pigliatutto”

Carmelo Versace, sindaco facente funzioni di Reggio e dirigente di Azione minimizza «Non c’è da fare a gara tra centrodestra e centrosinistra, con una proposta importante cerchiamo di coinvolgere gli attori principali del territorio. Presenze che vanno dal centro resta il centrosinistra al centro al mondo dell’associazionismo del sociale. Noi abbiamo invitato ovviamente un po’ tutti. Nicola Irto non ha potuto esserci per problemi personali. Siamo una realtà nuova e pensiamo di avere una proposta l’alternativa che possa far leva sul territorio. Le presenze danno atto del buon lavoro che abbiamo fatto e noi dialogheremo con tutti».

In bocca al lupo a Santo Danilo Suraci, nostro nuovo coordinatore provinciale, abbiamo affidato a lui le progettualità del nostro partito. Cominciamo ad avere una struttura anche operativa sul nostro territorio, con dei riferimenti politici del partito a livello nazionale. Oggi è stato un momento sentito per tutto il territorio e siamo contenti che Suraci possa guidare questo processo ovviamente con l’aiuto di una squadra che da qui a qualche giorno verrà presentata. Nelle prossime settimane andremo nella composizione finale di quello che sarà il ruolo più generale all’interno del congresso regionale con cui andremo a fare nel prossimo novembre».

Sul vulnus al Comune che potrebbe aprire una eventuale decisione della Cassazione il 25 ottobre, Versace chiarisce: «Azione ha già dimostrato di essere pronta in molte altre amministrative a livello nazionale e regionale, ci faremo trovare pronti per questa eventualità che mi sento di escludere».

Gelmini: «Azione non un luogo di equilibrio»

Su come il partito di Calenda si muoverà nella politica nazionale Mariastella Gelmini è chiara: «Azione non vuole essere un punto di equilibrio, vuole essere un luogo coraggioso nel quale affrontare con determinazione le riforme e la messa a terra degli investimenti, le infrastrutture, la sanità, il salario minimo.

Queste sono le battaglie che stiamo portando avanti: c’è bisogno di serietà in politica, c’è bisogno di coraggio nell’affrontare quelle sfide che abbiamo davanti a partire dalla messa a terra delle risorse del Pnrr. Azione è un partito che prova ad andare oltre lo scontro destra e sinistra che ha prodotto veramente poco, che prova ad essere il luogo della competenza, del merito, della qualità. Mi fa piacere aver trovato qui in Calabria un partito vitale con molti amministratori, con tanti giovani.

Ovunque c’è voglia di buona politica e mi pare che il percorso che stiamo facendo sia nella giusta direzione. Siamo l’unico partito in parlamento che non ha paura di votare un provvedimento della maggioranza se lo condividiamo e non ha paura di fare alleanze con l’opposizione laddove i temi siano importanti, come il salario minimo. Credo che l’ideologia abbia ormai stancato che ci sia bisogno di entrare nel merito delle proposte, di avere buone ricette e io penso che dal tema dell’infrastruttura a quello della sanità questa Regione meriti delle risposte».

Lombardo: «No all’abuso d’ufficio come arma politica»

«Siamo felici di questo percorso congressuale che stiamo facendo adesso in Calabria, prossimamente nelle altre regioni – chiarisce il senatore Marco Lombardo – qui stiamo raccogliendo numeri importanti: abbiamo oltre 4.000 iscritti, con nuovi amministratori locali, anche dei comuni più piccoli che stanno guardando a noi, a uno spazio per un nuovo protagonismo. Questo seguendo le nostre battaglie prioritarie: sanità, istruzione, lavoro e infrastrutture. La verità è che sul Pnrr stiamo sprecando delle risorse per ridurre le disuguaglianze tra la Calabria, tra il sud e il resto del paese che non ci possiamo permettere».

Sulla possibilità della caduta del Comune, il senatore, dopo aver ringraziato Carmelo Versace per il lavoro fin qui svolto chiarisce: «Siamo molto preoccupati per quello che può succedere perchè una città come Reggio non può permettersi di non avere una guida e purtroppo la vicenda personale e la vicenda giudiziaria rischia di tenere in ostaggio la nostra città proprio nel momento nel quale devono essere fatti investimenti importanti. Aspettiamo, da garantisti, l’esito delle vicende giudiziarie ma riteniamo che questa città debba avere una guida politica forte».

In particolare poi con sull’abuso d’ufficio, il reato contestato al sindaco sospeso: «Stiamo lavorando in parlamento, c’è una proposta per una firma dell’onorevole Costa per depenalizzare l’abuso d’ufficio. Riteniamo che laddove vengano commessi reati sia importante perseguirli ma dobbiamo anche prendere atto che il 90% delle indagini che vengono avviate su questo reato poi arrivano all’archiviazione e non è possibile anche l’abuso d’ufficio venga utilizzato in chiave strumentale come lotta politica. Spesso questo tipo di indagini partono da richieste di opposizione: la politica non si fa nelle aule giudiziarie ma nel contesto dell’arena politica e della dialettica».

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