L’INTERVISTA | Villa sotto i riflettori, Caminiti: «Nessuna prima pietra del Ponte senza la totale copertura finanziaria» – VIDEO

È un momento cruciale per Villa San Giovanni. E nel giorno in cui il vice premier Matteo Salvini annuncia il primo passo finanziario verso la costruzione del Ponte sullo Stretto, la città fa i conti con il passato guardando al futuro.

La “favola” del ponte

Questa storia i villesi la conoscono bene. Gli annunci, i cronoprogrammi, le polemiche, le battaglie politiche e non solo. È come un film già visto che si ripete. Ma questa volta, ben 12 anni dopo, Villa non vuole farsi trovare impreparata. Ed è per questo che dopo tante richieste l’incontro con Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina ha dato le prime conferme. 

Villa, però, non deve fare i conti solo con il ponte. Esiste un fenomeno in crescita che non può e no deve essere sottovalutato. Un altro atto vandalico, ai danni dello stadio Santoro, lascia trapelare una preoccupazione evidente. L’amministrazione non indietreggia ma è evidente che qualcosa nella penombra sia ritornato a fremere. La domanda continua a riecheggiare: le somme imponenti che l’opera ponte smuoverà stanno risvegliando gli appetiti di una criminalità organizzata presente sul territorio?

I progetti futuri

Tanti i punti da affrontare per il prossimo futuro che attende Villa. E pur non avendo la sfera di cristallo o poteri sovrannaturali a dirimere qualche dubbio ci ha pensato il sindaco Giusy Caminiti che, suo malgrado, sarà ricordata non solo per essere il primo sindaco donna della città ma, soprattutto, il sindaco del ponte.

L’incontro romano con Ciucci

«Lo diciamo da sempre. In questa fase è fondamentale un confronto costante per emettere azioni a tutela dei progetti in essere nella nostra città. Progetti che potrebbero essere compromessi, ricevere uno stop vista la reiterazione del vincolo del progetto Ponte sullo Stretto. Fondamentale perché questi sono mesi di attesa perché è al vaglio la nuova progettazione definitiva. Sarà al vaglio la nuova progettazione esecutiva ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna novità. Quindi nessun progetto. E nessuna novità progettuale rispetto al definitivo 2011 che già è agli atti di questo ente».

Le richieste

Le richieste sono chiare e il primo risultato è stato incassato proprio durante l’incontro romano con l’ad della società Stretto di Messina Pietro Ciucci. 

«L’incontro è servito a fare il punto su quale sarà la sorte dei lavori per la riqualificazione del lungomare di città e per la variante di Cannitello. Sostanzialmente l’amministrazione ha chiesto e ottenuto che vengano ripresi in tempi celeri i lavori del Lungomare di Cannitello. Lavori che hanno già subito un notevolissimo ritardo e che devono essere necessariamente completati entro l’estate 2024 affichè si possa avere l’intero lungo tratto di Lungomare consegnato definitivamente.

Si tratta di lavori di riqualificazione minimi. Quello che è più rilevante, invece, è la sorte del mascheramento del cosiddetto ecomostro. La galleria la variante ferroviaria di Canitello che dovrà essere oggetto di mascheratura ma viene bloccata dal progetto Ponte sullo stretto. La stessa variante ferroviaria diventerà aria di cantiere per cui fino a fino a che non ci sarà una procedura di valutazione di impatto ambientale e i successivi step, capite bene che la mascheratura della variante è in stand-by».

I fondi dell’ecomostro

Un fermo che però non vedrà i fondi destinati all’opera svanire. Saranno, invece, spostati per il completamento del lungomare.

«La Stretto di Messina ha confermato il crono programma dato a inizio di settembre. Siamo in attesa di sapere se ci sarà un progetto che è strutturalmente compatibile, ambientalmente sostenibile ed economicamente finanziato.

Ciucci al quale abbiamo ribadito che non intendiamo che ci sia la posa di nessuna prima pietra che diventi la ferita della città come la variante di Cannitello, ha assicurato che tanto che non ci sarà l’opera interamente finanziata su più annualità di bilanci statali non sarà posta nessuna prima pietra.

Però la verità è che la città adesso fa i conti con i suoi progetti che deve assolutamente portare ad incasso. Abbiamo ottenuto il via per il progetto sull’isola ecologica. Mentre per i fondi del mascheramento della variante abbiamo chiesto e ottenuto di utilizzare il residuo delle somme destinandoli all’ente per la vera riqualificazione del Lungomare.

La pubblica illuminazione, l’asfalto della via marina, la viabilità alternativa, mancano le aree di parcheggio a supporto, manca anche solo la riqualificazione lato monte dei marciapiedi dello stesso Lungomare. E allora noi abbiamo chiesto che la somma residua oltre 4 milioni di euro rimangano alla città».

Sul fronte legalità e attacchi criminali alla città il sindaco non ha dubbi. «Abbiamo risposto all’incendio doloso che ha visto bruciare le centraline elettriche dello stadio comunale, ripristinando immediatamente la luce. È il secondo attacco alla città ma noi non indietreggiamo».

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