Reggio, Castorina sul ritorno di Scopelliti: «Onore a lui ha riempito la piazza»

«La sua storia è una storia di identità, di dignità, di amore per la nostra città. Lo si può amare o contestare, fa comunque parte della storia di Reggio. Onore a lui ce dopo tanto dolore e dopo tante cose fatte ha riempito la piazza». Queste le parole di Antonino Castorina che commentano la presentazione del libro di Giuseppe Scopelliti, ieri sera a piazza Duomo.

Parole che nessuno si aspetterebbe da un ex capogruppo del Pd, ora in stand by, ma che giura di rimanere nel gruppo misto in consiglio comunale. Frasi pubblicate sul profilo Instagram del consigliere che, probabilmente, a modo suo, si sente accomunato a Scopelliti dal dolore per aver subito vicende giudiziarie. Per Castorina però, dopo tre anni, il rinvio a giudizio è arrivato adesso e il processo sta per cominciare, Scopelliti invece ha scontato la condanna.

Significativo che un personaggio già componente del direttivo nazionale del Pd (quindi uno che col partito ha portato avanti battaglie) ora si ritrovi a esaltare la storia di un altro soggetto con una storia politica e convinzioni completamente divergenti.

Forse però la chiave di lettura, non solo del post, ma della situazione che in piccolo vive Reggio, e in grande il Paese, è in una parola che ha usato Castorina: “identità”. Un concetto che ha fatto nella storia l’humus dei partiti e che adesso è diventato ectoplasmatico. Un concetto che, lo si ami o lo si odi, per riprendere Castorina, Giuseppe Scopelliti ha incarnato nel suo cammino politico.

Una identità che Reggio ha perduto, confusa tra sospensioni e Bandecchi, tra ritorni di vecchie fiamme che sembrano portare calore e lo sconforto di un futuro incerto.

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