martedì,Aprile 30 2024

Processo Miramare, Irto: «Falcomatà alla gogna per anni ma senza aver commesso alcun illecito»

Le dichiarazioni del segretario regionale del Partito Democratico calabrese e le reazioni del mondo politico

Processo Miramare, Irto: «Falcomatà alla gogna per anni ma senza aver commesso alcun illecito»

«L’assoluzione per innocenza di Giuseppe Falcomatà e degli ex assessori della sua giunta è una bellissima notizia per la città di Reggio Calabria, per tutta la regione e per la democrazia».

Così il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico calabrese, commenta, anche a nome di tutto il partito, la sentenza con cui la Cassazione ha scagionato il sindaco di Reggio Calabria e gli ex componenti del suo esecutivo.

«Finalmente –prosegue il segretario Irto– potrà tornare al suo posto e onorare il mandato popolare, senza macchia e ombra alcuna. Il Partito democratico della Calabria non ha mai nutrito dubbi sulla correttezza dell’operato del sindaco Falcomatà che, con profondo senso delle istituzioni, si è difeso nel processo, attendendo l’ultimo grado di giudizio per vedere riconosciute le proprie ragioni. È nelle difficoltà che si vede il carattere, la personalità e la serietà dell’amministratore pubblico e del politico.

Siamo certi – conclude la nota del senatore Irto – che, insieme alle forze di maggioranza, il sindaco Falcomatà saprà riprendere in mano il percorso di cambiamento radicale che da tempo aveva avviato a Reggio Calabria».

Giuseppe Ranuccio, sindaco di Palmi e consigliere metropolitano


«La sentenza della Cassazione sul caso Miramare mette la parola fine ad una vicenda che da Sindaco e nel confronto con tanti altri amministratori di ogni colore politico ha sempre destato turbamento.  Questo caso dimostra una volta di più che si può essere sottoposti alla gogna per anni, per poi scoprire che non vi era nulla di illecito. È un sistema difficilmente comprensibile che ha devastanti effetti anche sulle comunità di riferimento. Al Sindaco Giuseppe Falcomatá auguri di cuore affinché possa riprendere presto il proprio percorso, interrotto bruscamente e, oggi lo si può dire, ingiustamente». Ad affermarlo in una nota Giuseppe Ranuccio, sindaco di Palmi e consigliere metropolitano di Reggio Calabria.

Giuseppe Minnella, portavoce Provinciale MSI-FT

«Qualche giorno di speranza per i cittadini onesti, le voci che iniziavano a circolare già dalla scorsa settimana, il pessimismo dei falcomatiani che vagava sulla città dello Stretto e si faceva sempre più strada negli ambienti della putrida politica reggina tanto che molti equilibri e passaggi di sponda erano già pronti per essere messi nero su bianco. Nulla di tutto ciò, almeno per il momento». Così Giuseppe Minnella Portavoce Provinciale MSI-FT.

«Certi fin dall’inizio di quello che sarebbe stato l’esito della giornata odierna in Cassazione, che non donerà certo fede nella giustizia alle giovani generazioni, anche noi ci eravamo fatti suggestionare da quello che appare ormai come un sogno: una Reggio libera da amministratori incapaci e disonesti moralmente.

Ed invece la politica romana ha ancora una volta deciso per Reggio: Falcomatà deve rimanere in sella a qualunque costo a costo di inventarsi una interpretazione del diritto e dei fatti surreale!

Sono evidentemente risolti quindi i dissapori che nelle ultime settimane avevano fatto vacillare la posizione del sindaco sospeso e lo avevano costretto a diverse interlocuzioni romane.

Si va avanti dunque con il sindaco Falcomatà che a giorni ritornerà a pontificare da Palazzo San Giorgio in sella alle macerie di una città che lui e le sue varie squadre avvicendatisi negli ultimi nove anni hanno annientato e ne hanno gravemente danneggiato l’immagine nell’Italia e nel mondo.

In un simile scenario non è escluso che nei prossimi giorni con i cittadini e con le forze politiche che vorranno condividere un percorso comune saremo presenti e partecipi a manifestazioni di piazza al rientro a palazzo dei sospesi.

Con che coraggio si possono lasciare soggetti simili a governare una città?” E’ l’interrogativo che poniamo a governo, prefettura e magistratura. Il silenzio di fronte ad un diritto violentato ed agli scempi di questi nove anni potrebbe essere la solita muta risposta. Dunque: “niente di nuovo sul fronte occidentale”».

Scalfarotto: «Un’altra vittima dell’abuso d’ufficio»

«Un altro amministratore vittima dell’abuso di ufficio. Dal novembre 2021 Falcomatà era sospeso
dall’incarico a cui era democraticamente stato eletto». Lo afferma Ivan Scalfarotto, senatore di Italia Viva – Il Centro-Renew Europe, su X riguardo alla decisione della Cassazione di annullare senza rinvio la condanna a Giuseppe Falcomatà.

Ricci (Pd): «Un’assurdita l’abuso d’ufficio»

«Dopo due anni la Cassazione ha assolto Giuseppe Falcomatà, che torna sindaco di Reggio Calabria. Una vicenda assurda che ha colpito una persona per bene, uno dei sindaci migliori che abbiamo»: così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci dem, prersidente di Ali-Autonomie Locali Italiane, in un post su Twitter-X. «L’ennesima dimostrazione dell’assurdità del reato di abuso d’ufficio e della legge Severino», conclude Ricci.

Bonforte: «Da oggi si riparte più forti di prima»

«E’ un momento di grande gioia e soddisfazione quello che stanno vivendo il Pd di Reggio Calabria e l’intera Città, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha dimostrato l’innocenza del sindaco Giuseppe Falcomatà e degli assessori coinvolti in un lungo processo che ha privato Reggio della sua guida democraticamente eletta». A sostenerlo è la segretaria cittadina del Pd Valeria Bonforte.

«Non neghiamo neanche una certa commozione per l’esito finale di una vicenda giudiziaria che ha messo a dura prova, anche umanamente, i soggetti coinvolti e le loro famiglie. Adesso, però, giustizia è fatta – afferma ancora Bonforte – e Giuseppe Falcomatà potrà tronare alla guida della Città nel pieno mandato degli elettori che lo hanno scelto per la seconda volta consecutiva. Ci sono tutte le condizioni, dunque, per ripartire di slancio e con grande entusiasmo per proseguire e rafforzare il processo di rinnovamento e sviluppo di Reggio Calabria. Un processo lungo e difficoltoso, avviato con grande sforzo fin dal primo mandato, che ha scontato la cattiva amministrazione delle giunte precedenti che hanno portato il Comune a un passo dalla bancarotta. Ma che non ha mai scoraggiato il sindaco Falcomatà che, finalmente, potrà riprendere la sua zione da dove era stata ingiustamente interrotta».

Partito Socialista Italiano: “Bentornato al Sindaco Falcomatà»

Il Partito socialista esprime «vivo compiacimento per l’assoluzione definitiva del sindaco Giuseppe Falcomatà e degli altri imputati coinvolti nel cosiddetto processo “Miramare”». In una nota stampa, a firma del segretario provinciale Giovanni Milana e dell’assessora Irene Calabrò, il Psi afferma: «Non avevamo alcun dubbio che, alla fine, l’esito giudiziario sarebbe stato favorevole non solo al sindaco Giuseppe Falcomatà, ma all’intera comunità reggina che, per ben due anni, si è vista privata di una guida leale e onesta, democraticamente eletta alle scorse consultazioni amministrative».

«La Cassazione – continua la nota – ci dice che nessun abuso è stato commesso, nemmeno quale tentativo. Semplicemente, l’intero processo non aveva alcuna ragion d’essere. Ne eravamo certi all’inizio di questa lunga vicenda, iniziata ormai sei, lunghissimi, anni fa. Giuseppe Falcomatà è un sindaco al di sopra di ogni sospetto, un politico che ha tanta strada davanti e che ha il compito, adesso, di dare avvio ad un nuovo inizio per una città che, finalmente, grazie alla sua amministrazione, è fuoriuscita dalla crisi profonda del debito ereditato dalle passate giunte di centrodestra».

Cannizzaro

«Sono felice per il Sindaco Falcomatà persona, che incassando l’assoluzione si è affrancato tutto d’un colpo da fatti per i quali in questi anni, oltre alle condanne che la Cassazione ha ritenuto ingiuste, ha subito la conseguente sospensione dalla carica elettiva. Di certo, non sono felice per Reggio».

A dirlo è Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati. «Anzitutto c’è da evidenziare come questo sia l’ennesimo caso che dimostra la necessità di rivedere norme e leggi che incidono pesantemente (e prima di ogni accertamento definitivo rispetto alla responsabilità penale) sullo svolgimento del mandato elettorale, quindi indirettamente su un’intera comunità e sul tessuto sociale ed economico di essa. Entrando nel merito della vicenda che ha riguardato in maniera specifica Giuseppe Falcomatà – precisa l’Onorevole Cannizzaro – ho sempre mantenuto un comportamento garantista, senza mai aggredire l’avversario politico in base agli esiti della vicenda giudiziaria. Del resto, Forza Italia è l’emblema nazionale del garantismo, da sempre. Anche se, a parti inverse, non so se la Sinistra ci avrebbe riservato lo stesso trattamento… ma tant’è.

Questo sul piano giuridico. Su un binario parallelo ma differente – rimarca il parlamentare e dirigente azzurro – cammina poi il giudizio politico sul Sindaco Falcomatà e sui suoi sodali, che non hanno saputo dare un cambio di rotta o di marcia, continuando a governare male Reggio Calabria tanto a livello comunale quanto metropolitano. E qui non si perdona nulla al Sindaco, colpevole senza appello di aver affidato la Città a persone inadatte, a tratti palesemente incapaci. Questa è la vera responsabilità di Falcomatà: alla sua già dimostrata inesperienza politica e gestionale precedente alla sospensione, ha poi aggiunto una scelta clamorosamente dannosa per Reggio e per i reggini, quella di consegnare le chiavi di Reggio ad una squadra ed a singoli non all’altezza del compito. Lo dimostrano i fatti, che raccontano di una realtà insofferente, avvilita, spenta, rassegnata al peggio.

Adesso che torna in sella, il Sindaco ha una responsabilità ancor più gravosa: recuperare il tempo perduto, con vista sul baratro. Non so cosa possa riuscire a fare per riscattare i tanti danni prodotti in questi lunghi anni di gestione diretta e indiretta; anche perché la situazione politica all’interno della sua maggioranza è quanto mai instabile e del tutto precaria. Mi auguro per i reggini che ci possa riuscire, ma dubito fortemente. Intanto noi, Forza Italia continuerà a lavorare per il bene di Reggio e della sua Provincia, anche da Roma, anche quando non richiesto, anche quando non gradito, anche contro chi cerca di offuscare i risultati degli altri, raggiungendo nuovi, concreti obiettivi per il territorio (di cui diremo nelle prossime settimane) e che segneranno un vero cambiamento per Reggio Calabria».

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