domenica,Maggio 19 2024

Reggio, riqualificazione rione G in Commissione: «Dare impulso all’iter progettuale»

L’intervento sarà finanziato con i fondi Pon. Stamattina la riunione con impegno per nuova convocazione a dicembre

Reggio, riqualificazione rione G in Commissione: «Dare impulso all’iter progettuale»

La volontà politica di riqualificare finalmente il Rione G a Reggio Calabria è stata rinnovata. Occorre però che non si disperda nuovamente, specie alla luce della nuova opportunità di finanziamento nell’ambito della programmazione del Pon in corso. È quanto emerso dalla riunione odierna della terza commissione consiliare Territorio del comune di Reggio Calabria, presieduta da Peppe Sera, su sollecitazione del consigliere comunale di opposizione Saverio Pazzano.

Sono intervenuti l’architetto Bruno Doldo, dirigente del settore in cui ricade anche l’esecuzione degli interventi derivanti dal Pon Metro, l’ingegnere Michele Tigani, responsabile del servizio di Espropri per Pubblica Utilità del Comune. Presente, tra gli altri, il consigliere comunale Giuseppe Giordano proprio con delega alla programma operativo dei fondi Pon Metro.

Il progetto di riqualificazione del rione G, già Decreto Reggio, rifinanziato con i fondi del React Eu e poi definanziato, «rientrerà tra le opere al centro della programmazione le nuovo Pon Metro che stiamo iniziando. Sul punto restano però molti aspetti da definire e da capire. Certamente è intenzione dell’amministrazione concretizzare il recupero del rione». Lo ha confermato il consigliere delegato Giuseppe Giordano.

Dal React Eu al Pon

«Non essendoci state le condizioni per rispettare il crono programma che il React Eu imponeva, abbiamo destinato quelle risorse ad altri progetti. Recupereremo l’importo di 1 milione e 400 milioni di euro con la programmazione del Pon. La riqualificazione del rione G è già contemplata nel nuovo piano triennale delle Opere Pubbliche del Comune. Adesso stiamo contattando il progettista a suo tempo incaricato per procedere con l’iter», ha spiegato l’architetto Bruno Doldo.

L’iter espropriativo

«Ciò che allo stato posso dire è che lo scorso anno è stata avviata la procedura con riferimento all’espropriazione. Sono state cioè inviate le prime comunicazioni. Tuttavia per fare seguito alla procedura, che ha i suoi tempi, e poi concluderla è necessario che sia prima dichiarata la pubblica utilità. Tale atto segue l’approvazione del progetto. Dunque sarebbe da definirsi il da farsi. I termini decorrono e occorre capire se la procedura deve essere lasciata in piedi o meno. Siamo agli inizi dell’iter espropriativo che senza una dichiarazione di pubblica utilità non potrà essere eseguito e completato. Dal canto suo la dichiarazione di pubblica utilità discende dall’apposizione al progetto di un vincolo da parte dell’amministrazione», ha chiarito l’ingegnere Michele Tigani.

Occorre dunque che si proceda con l’iter progettuale per portare a buon fine la procedura espropriativa e concretizzare, questa volta, l’investimento dei fondi. «Cruciale diventa l’aspetto della tempistica. Dunque aggiorneremo la questione relativa alla riqualificazione del rione G a nuova riunione che convocheremo prima della fine dell’anno. In quella occasione tracceremo un punto definitivo per avere maggiore concretezza delle linee progettuali di tale intervento», ha sottolineato il presidente della Commissione, Giuseppe Sera.

Dalla politica dei fatti a quella delle parole

«Per evitare che la procedura espropriativa si areni, come già accaduto in passato e come emerso dopo il mio accesso agli atti, occorre che adesso si proceda senza più indugi. La volontà politica che registriamo dalla maggioranza deve adesso tradursi in atti concreti, consistenti nella prosecuzione degli iter di progettazione e di programmazione. Ciò ci consentirà, dando esecuzione agli espropri, finalmente di riqualificare il rione, non disperdendo anche questa opportunità finanziaria. Noi resteremo vigili e solleciteremo, ove necessario, senza dimenticare che il rione necessita anche di interventi di manutenzione ordinaria che attengono alla situazione igienico-sanitaria e alla sicurezza», così ha concluso il consigliere di opposizione, Saverio Pazzano.

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