martedì,Aprile 30 2024

Nuova giunta a Reggio, prima fumata nera: non passa la linea di Falcomatà

Presenti Dp, Azione, Socialisti, Italia Viva. Contrasti tra le anime che compongono il Pd

Nuova giunta a Reggio, prima fumata nera: non passa la linea di Falcomatà

Arriva il fatidico giorno dell’interpartitica a Reggio per trovare una quadra e mettere tutti d’accordo sulla composizione della nuova giunta. Una riunione tutto sommato ancora interlocutoria, alla quale (pare) seguirà ulteriore aggiornamento la prossima settimana. Certo è che come prima riunione il fumo è ancora molto scuro. La linea di azzeramento del sindaco Giuseppe Falcomatà non ha ottenuto il successo sperato, purtroppo nemmeno tra tutti i Dem.

I rappresentanti dei partiti

Andiamo ai protagonisti del pomeriggio per la riunione sconvocata e poi riconvocata ieri nel giro di poche ore. Per i Socialisti c’era Irene Calabrò (lupus in fabula, nds); Nino Martino per Italia Viva che, bando alle ciance, presenzia per chiarire la posizione del partito orfano di Brunetti e desideroso comunque di poter dire qualcosa nell’esecutivo. Carmelo Versace per Azione con Santo Suraci ha rivendicato un ruolo anche per Azione all’interno dell’esecutivo che nascerà. Democratici progressisti con Nino Malara, Nino De Gaetano e Nino Billari. Pot pourri per i Dem con Antonio Morabito, Valeria Bonforte, il capogruppo in consiglio Giuseppe Sera (formalmente invitato) e il consigliere Giuseppe Marino (non si comprende a che titolo, era un’interpartitica e non una riunione di maggioranza).

A fare da moderatore il braccio destro di Falcomatà, il consigliere regionale Gianni Muraca, uomo delle trattative a quanto pare.

Nuova giunta: le trattative sui numeri

Il primo a non dare il buon esempio è però il Pd che sembra abbia portato anche ad un battibecco nel corso della riunione. Perchè se da un lato la linea di Falcomatà del ripartire da zero, escluso Brunetti, vede propositivi Muraca e Morabito, dall’altro non sono della stessa idea gli altri convocati che vorrebbero invece la conferma degli assessori uscenti.

Due posti per i Dem comunque in consiglio. E, in sintesi, un posto da consigliere per tutti i partecipanti: per Azione (quindi uno in meno per le civiche), Italia Viva (uno che non sia Brunetti), i Socialisti per la conferma dell’assessore che esprimono già, e uno per i Dp che però scontenti proporrebbero in caso di mancato accordo solo un appoggio esterno. Il gruppo di De Gaetano spererebbe di rafforzare la propria posizione con l’ingresso da un momento altro di Nino Castorina e propone un cambiamento solo se «con pari dignità degli altri partiti».

In attesa di una fumata meno scura per le idee di rinnovamento difficile da digerire, i partiti si aggiorneranno la prossima settimana.

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