martedì,Aprile 30 2024

Crisi al Comune di Reggio, il grande bluff dell’incontro tra Falcomatà e il Pd: quando la notizia non c’è

L'appuntamento tanto atteso, dopo la crisi comunale, si è svolto ieri pomeriggio, nella sede della Federazione, ed è durato circa un'ora e mezza

Crisi al Comune di Reggio, il grande bluff dell’incontro tra Falcomatà e il Pd: quando la notizia non c’è

Chiacchiere, incontri, crisi, assenze clamorose. La bomba lanciata a freddo lunedì mattina col Pd reggino che non si presenta in consiglio comunale a Reggio (inviando un chiaro segnale) sembrava potesse avere effetti più deflagranti. E invece tutto cambia per non cambiare nulla. Di fatto tra il sindaco Giuseppe Falcomatà e il Pd, nel ragionamento per il contributo alla nuova giunta, nulla è cambiato.

L’incontro in Federazione

L’appuntamento tanto atteso, dopo la crisi comunale, si è svolto ieri pomeriggio, nella sede della Federazione, ed è durato circa un’ora e mezza. Oltre al sindaco, erano presenti il consigliere regionale Giovanni Muraca, la segretaria cittadina Dem Valeria Bonforte, il capogruppo in consiglio Peppe Sera, i consiglieri Franco Barreca e Giuseppe Marino, il presidente del consiglio Enzo Marra, Sebastiano Romeo e naturalmente il senatore Nicola Irto.

Un incontro che avrebbe dovuto essere rivelatorio, chiarificatore. E invece, rispetto agli altri precedenti, dei quali gli spifferi arrivavano da ogni direzione, non trapela stranamente nessuna indiscrezione. Ma forse perchè l’indiscrezione non c’è, nel senso che, in realtà, non è successo nulla.

Il motivo del contendere

Ne è la prova (provata) lo scarno comunicato, a firma unica dei Dem (con la proposta di un «patto al centrosinistra per rilanciare l’azione politica»). In realtà nessun passo in avanti è stato fatto. Tutto è esattamente uguale a prima. Una crisi che non è crisi se, come raccontano fonti privilegiate, il sindaco resta con la volontà del cambiamento della giunta, eccetto Brunetti, il Pd ripete che se cambio deve essere, va fatto per tutti. E ancora il primo cittadino che chiede i due nomi al Pd.

Una fiera delle buone intenzioni che culmina col rinvio a successive riunioni in queste ore per meglio definire. Insomma un grande bluff che al momento non ha portato a nulla. Ma già nella giornata di oggi, promettono i ben informati, potrebbero esserci (finalmente) i primi sviluppi di una vicenda che, salvo il “coup de théatre” del Pd in consiglio, è ferma al palo da un mese e mezzo.

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