Villa San Giovanni, la minoranza attacca: «Una maggioranza poca trasparente e arrogante»

«La metodologia utilizzata dall’amministrazione comunale in questo anno ed oltre di consiglio comunale e di indirizzo politico amministrativo è il frutto di decisioni delle quali ci assumiamo le responsabilità politiche nei confronti della Città ed in particolare degli elettori che guardano con attenzione la nostra attività di controllo». Queste le parole dei Consiglieri Comunali di minoranza di Villa San Giovanni Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone, Domenico De Marco.

«È paradossale e scorretto istituzionalmente questo metodo poco chiaro e trasparente, poco coinvolgente su tutte le tematiche amministrative, anche quelle ove è chiaro e lampante il disagio del Sindaco Caminiti chiamata a rincorrere le emergenze ed a coprire gli errori propri e della sua squadra. Gli episodi avvenuti in questi ultimi giorni denotano il nervosismo dell’amministrazione Caminiti non solo nel dare risposte alle problematiche evidenziate dai cittadini, ma anche nella situazione che si riflette all’interno del consiglio comunale o durante il lavoro delle commissioni consiliari ove la maggioranza con i suoi massimi rappresentanti spesso, troppo spesso, usa termini offensivi nei confronti di noi consiglieri che chiediamo semplicemente di essere messi nelle condizioni di svolgere il nostro ruolo.

Tutto ciò è stato ben percepito dalla Presidente del Consiglio che è stata costretta a convocare una riunione preliminare per tentare di riportare nell’alveo dei giusti rapporti istituzionali i lavori consiliari ma poi questo lavoro viene totalmente annullato e vanificato dai lavori delle commissioni con una maggioranza che sempre all’ultimo momento discute importanti temi come quello attuale del piano strutturale comunale, senza una approfondita attività istruttoria che possa consentire la normale attività di controllo a noi consiglieri di minoranza. Lo abbiamo detto in occasione delle commissioni territorio, lo abbiamo ribadito durante il consiglio comunale scorso, ma nulla è cambiato.

Sempre in zona “Cesarini” ci vengono presentate attività delle quali denunciamo la poca partecipazione se non nei passaggi minimali in commissione. È evidente che chi vince governa, lo sappiamo bene, ma è altrettanto evidente che vincere non significa stravolgere i principi di partecipazione democratica di tutti i consiglieri comunali, ai quali deve essere data la possibilità di ricevere la documentazione in tempo, per poter avere i dovuti chiarimenti tecnici e dando la possibilità di ampie discussioni in consiglio ove spesso, la maggioranza Caminiti ha inteso solo far valere la propria forza dei numeri ma non delle idee.

Ed allora a consigli comunali tardivi di pareri contabili, con lavori di commissioni, come quella Territorio, a poche ore dal consiglio, nonostante le carte fossero presenti da mesi nelle mani della maggioranza, oggi diciamo basta. Oggi al culmine di altri 12 mesi di arroganza e prepotenza amministrativa, diciamo definitivamente basta.

Noi non intendiamo più prendere parte a questa metodologia poco partecipativa e, pertanto, preferiamo non essere presenti in aula per evidenziare ancora una volta il disagio istituzionale che siamo costretti a vivere. La politica che intendevano attuare al momento della nostra candidatura era di diverso tipo, con spirito di servizio e con la partecipazione attiva ai processi più importanti dell’intero Consiglio Comunale. Questa metodologia non ci appartiene ed è arrivato il momento di contestarla in modo netto ed inequivocabile».

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