Stefano Bandecchi ha ufficializzato, sabato scorso al teatro Cilea, insieme a Massimo Ripepi, un gemellaggio politico tra le città di Terni, città di cui è sindaco, e Reggio Calabria. Lo ha fatto in grande stile, al Teatro Cilea, agghindato per l’occasione, dando vita ad una vera e propria convention che ci consegna una prima novità: location e organizzazione di eventi non li sa fare soltanto Francesco Cannizzaro con la sua Forza Italia. Ripepi, insomma, sa il fatto suo. E ripete pedissequamente un concetto: «Io mi rivedo nelle battaglie e in tutto quello che dice Stefano. Perché è un uomo vero».
Il sindaco di Terni, continua a confermarsi un personaggio sui generis che fa di tutto per “finire sui giornali”, come si diceva una volta, con le sue sparate, a volte provocazioni, a volte insensati pensieri consegnati al trash della cronaca. L’ultima in ordine di tempo, è la frase pronunciata in un momento concitato del Consiglio comunale della città umbra, impegnato nella discussione di un provvedimento presentato dalle minoranze sulla violenza di genere: «Un uomo normale guarda il bel c** di una donna e forse ci prova anche. Poi se ci riesce se la tro** anche. Se poi non ci riesce invece torna a casa».
Questa la sua idea, che rivendica con forza, «parola per parola» ha detto il leader di Alternativa popolare, convinto che «tutti gli italiani maschi mi hanno capito, almeno quelli normali, e per normali intendo sani di mente. Tutte le femmine normali mi hanno capito».
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