Taurianova “Capitale del libro”, Biasi: «Nessuna irregolarità»

«Una tempesta in un bicchier d’acqua»: così il sindaco di Taurianova Roy Biasi sull’eventualità che gli altri comuni in lizza per l’assegnazione del titolo di Capitale del libro 2024 presentino ricorso per l’assegnazione del titolo dalla commissione del ministero della Cultura. «C’è una comunicazione informale dell’avvenuta vittoria – ha aggiunto Biasi – è chiaro che è trapelato qualcosa e di conseguenza si è scatenata la classica tempesta in un bicchier d’acqua. La Commissione aveva già deliberato da tempo, aveva verbalizzato e i verbali erano stati depositati. Da questo punto di vista non credo ci sia nessun tipo di problema.

E’ prassi – ha aggiunto Biasi – che dopo che la Commissione si riunisce e fa il verbale, come è accaduto in questo caso, tra l’altro con una votazione all’unanimità, ci siano delle comunicazioni che vengono fatte al sindaco per prepararsi compiutamente tenendo conto che può passare anche molto tempo prima che formalmente si dia avvio alla procedura amministrativa, tenga conto che noi dobbiamo iniziare il 23 aprile con questa attività. Di fatto l’ufficialità è arrivata – ha detto ancora il sindaco di Taurianova – e questo fatto lo commento con straordinaria contentezza perché ci riempie di enorme gioia e ci dà la possibilità di avere un risultato che ci consente di ottimizzare quello in cui abbiamo creduto in questi anni e cioè investire in cultura».

Il sindaco Biasi ha continuato sostenendo che «ci apprestiamo con questo riconoscimento ad attraversare quel ponte che speriamo ci condurrà definitivamente a una Taurianova diversa legata alla cultura e ai protagonisti di quella che è stata la storia bella della nostra città. Abbiamo realizzato una biblioteca importante – ha detto ancora Biasi – che contiamo di aprire quanto prima e, quindi, abbiamo chiesto alla Commissione nell’ambito del progetto, di poter inaugurare questa struttura per renderla il cuore pulsante della città costruire una nuova Taurianova, diversa da quella Taurianova che vogliamo dimenticare e che, secondo Giorgio Bocca, nel 1990 era fuori dall’Italia.

Il nostro progetto – ha detto ancora il sindaco – è imperniato sulla biblioteca che dovrà essere il centro nevralgico dell’attività culturale non solo del nostro comune ma dell’Intera piana di Gioia Tauro. Noi vogliamo andare in controtendenza, mentre dalle altre parti le biblioteche chiudono a Taurianova, con forza determinazione e con spirito di sacrificio abbiamo voluto riaprirla e intendiamo aprirla al più presto. Si tratta di un messaggio importante, un messaggio che ci fa guardare alla nostra città con una luce diversa rispetto a quella che era la Taurianova dell’immagine devastata e devastante degli anni novanta».

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