sabato,Aprile 27 2024

Rete ospedaliera, Occhiuto in Consiglio regionale: «Riduciamo le Unità complesse ma in un quinquennio»

Oggi l'informativa all'aula su un Decreto che di fatto è stato già superato dalla riapprovazione del documento commissariale

Rete ospedaliera, Occhiuto in Consiglio regionale: «Riduciamo le Unità complesse ma in un quinquennio»

Prima della votazione sull’Istituzione dell’Agenzia regionale di sviluppo delle aree industriali e per l’attrazione di investimenti produttivi, senza un reale dibattito già consumato nella seduta precedente e in Commissione, un piccolo siparietto ha animato l’aula con l’opposizione a ricordare al presidente Mancuso se la maggioranza avesse i numeri (21) per approvarla, visto che proprio nella seduta precedente mancarono i voti proprio del centrodestra.

La seduta è andata avanti rispettando l’ordine del giorno e il presidente Occhiuto, prima di relazionare al Consiglio sul riordino della rete ospedaliera ha chiesto di inserire in votazione una variazione di bilancio per dotare il dipartimento della Forestazione delle risorse occorrenti per il noleggio con riscatto dei droni e la formazione dei dronisti, inserito nella proposta di legge più ampia sul Piano della Forestazione 2024.
«Sulla campagna antincendi si sta lavorando già da mesi – ha detto il presidente Occhiuto -. Ci sono alcune attività che devono essere messe in campo in tempi assai brevi come l’attività legata alla deterrenza, fatta coi droni, che sono diventati un esempio anche per la Protezione civile nazionale. Abbiamo previsto di implementare l’attività dello scorso anno, anche con la realizzazione di una specifica app per rendere più performante l’attività degli ultimi due anni. Per cui abbiamo proposto questa variazione di bilancio perché vorremmo che questo percorso potesse essere svolta con maggiore incisività».

L’informativa

Poi il capo della giunta si è concentrato sulla Rete ospedaliera fatta con la gestione Profiti. «Abbiamo chiesto ai ministeri, della Salute e dell’Economia, di affiancarci in questo percorso circa un anno fa, però l’approvazione è arrivata nelle scorse settimane. Ci hanno fatto sapere che bisognava ridurre alcuni primariati, e non la cancellazione dell’offerta sanitaria, un discorso che appassiona più gli operatori sanitari che i cittadini. L’obbligo delle regioni è quello di adeguarsi ai vincoli stabiliti per legge: ho detto loro che siamo all’inizio del processo».

Sta in queste parole la sostanza dell’intervento di Occhiuto che rende una informativa all’aula su un Decreto in realtà già sorpassato visto che è lo stesso presidente ad informare il Consiglio sui passi in avanti compiuti: «Proprio ieri ho avuto l’adesione del ministero alla mia proposta, ed ho firmato il decreto che modifica il Dca. Ci impegniamo a ridurre le Uoc in maniera minore a quella richiesta e a farlo in un quinquennio».
Poi il Presidente si prende i meriti per la ripresa, ad aprile, dei lavori dell’ospedale della Sibaritide, così come quello di Vibo e di Gioia: «È chiaro che quando ci saranno questi ospedali – ha detto – anche il numero delle Unità operative complesse cambierà».

Quindi, in sostanza, sono state riproposte le stesse tabelle di Profiti: «Nel mese di aprile ci sarà il tavolo col Mef e spero che anche Ministero dell’economia terrà conto delle nostre ragioni. Se in questa circostanza il commissario non fosse stato il presidente della Regione – ha poi aggiunto Occhiuto – la rete ospedaliera non sarebbe la stessa ma di molto ridotta. Io non ho alcun potere per contrastare il potere centrale, ma nel modo in cui è organizzato oggi il commissariamento, la figura del Commissario è la più debole».

Nel suo intervento il presidente ha trovato anche il tempo per spiegare le frizioni con il ministro Fitto sulla paventata rimodulazione dei fondi Pnrr. «Trovo ingiusto che si rimoduli il Pnrr. Ho detto al ministro che sta facendo bene sui fondi europei, che questo metodo non va bene per il Pnrr, che riguarda risorse che le regioni avevano deciso di spendere in quel modo sull’edilizia sanitaria. Ho ereditato circa 350 milioni non spesi in passato, ma ci servono per adeguare i progetti e per realizzare gli ospedali: ho detto al governo che anzi, dovrei chiedere più risorse».

Poi, i rilievi provenienti dai banchi dell’opposizione, con Bruni (Pd) che non rinuncia a palesare le preoccupazioni per i contenuti di un Dca di fatto superato ma che definisce come una rivisitazione del decreto Scura del 2016. Tavernise (M5s) invece si è detto «preoccupato da quello che si scrive e quello che non si applica».
Infine uno stizzito Occhiuto, in replica, chiede che si faccia un dibattito, «un’operazione verità», su quello che è stato il commissariamento della sanità negli ultimi quattordici anni e quello che è stato negli ultimi due. «Ho grande rispetto per tutte le argomentazioni, ma a volte si dicono cose lunari» ribadisce il presidente che rivendica la realizzazione di un programma che seppur agli inizi annovera le 3mila assunzioni nella Aziende sanitarie, le stabilizzazioni, il nuovo sistema di nomina dei direttori delle Aziende, e l’abbattimento del debito.

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