Ponte sullo Stretto, Caminiti chiude la partita del “si” o del “no”: «L’amministrazione è contro»

«Siamo 12 consiglieri, amministratori di maggioranza, e siamo per il no al ponte sullo Stretto. E chi dice il contrario forse non è molto attento. Noi questa posizione espressa a novembre 2022». Punto e a capo. Il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti ha chiuso la partita. E lo ha fatto durante l’ultimo incontro contro la mega opera diventata accentratrice del dibattito politico anche a livello locale.
L’amministrazione villese è «da sempre» e adesso anche ufficialmente e istituzionalmente no ponte. Ma sull’opera la Caminiti chiarisce punto per punto senza sconti.

«Abbiamo detto che noi non crediamo nel ponte sullo stretto né come idea di sviluppo, perché da noi lo sviluppo è diverso, né come idea di mobilità sullo Stretto, né come infrastruttura. Benché meno come turismo. Che nessuno ci venga a dire che vale come la Tour Eiffel. Forse a Parigi vanno perché c’è il Louvre qua ci dovremmo reinventare». Fa autocritica la Caminiti, rispetto alla continuità e a una visione di sviluppo che chi «c’è stato prima non è riuscito a produrre. Un’idea di sviluppo diversa per questo territorio. Adesso sulla questione ponte abbiamo bisogno di mettere una pietra tombale. Noi vogliamo andare nelle conferenze di servizi. Io lo capisco che per tutti gli altri è facile ma questa città paga, i suoi abitanti pagano trent’anni di fermo del territorio perché questa intermittenza ci danneggia. Noi avevamo un piano regolatore fermo dall’83».

Così la Caminiti passa la palla alla cittadinanza che il 12 aprile sarà chiamata a prendere parte attiva in un Consiglio Comunale aperto dove sul Ponte dovrà esprimersi. «Occupate gli spazi che in questo paese ci sono per comunicare. Nessuno può pensare che esce il sindaco con la bandiera no ponte perché il sindaco uscirà con la bandiera nel momento in cui sarà necessario. E di questo potete stare certi Perché se necessario mettere la fascia tricolore per dimostrare che un territorio non si calpesta qua nessuno si spaventa di farlo». Vuole fare tutti i passaggi legali e amministrativi nei tempi e nei modi corretti la Caminiti. E tutto passerà dal consiglio comunale dopo la valutazione, le obiezioni, le osservazioni e le proposte raccolte in tutte le sedi.

Ma ad essere ribadita è la mission dell’attuale amministrazione. «Lo abbiamo detto sin dall’inizio. Crediamo in uno sviluppo diverso del territorio tant’è che ci siamo presentati proponendo uno sviluppo che riuscisse a conciliare la vocazione turistica e trasportistica. Una mobilità dinamica con la vocazione turistica dell’area nord del nostro paese per non rinunciare a Villa capitale europea. Poi abbiamo immaginato essere green e smart. Una città dei trasporti che potesse sulla base degli obiettivi e dei principi dell’agenda 2030 concorrere con le grandi capitali marittime come Rotterdam. È chiaro che l’idea solo del Ponte sullo stretto cozza con la nostra visione di Città».

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