martedì,Aprile 30 2024

Ospedale Polistena, Pisano: «La manifestazione indetta dal sindaco è una pagliacciata»

Il consigliere comunale di opposizione, ha indetto una conferenza stampa per illustrare la mozione presentata in Consiglio e per annunciare che non parteciperà al sit-in del 4 maggio

Ospedale Polistena, Pisano: «La manifestazione indetta dal sindaco è una pagliacciata»

«La manifestazione del 4 maggio è una pagliacciata». Ha esordito così il capogruppo di “Polistena futura”, Francesco Pisano, alla conferenza stampa indetta questa mattina per illustrare la mozione presentata in Consiglio comunale, che vede al centro l’ospedale di Polistena, e per chiarire la sua posizione circa la paventata chiusura del nosocomio cittadino – gridata dal sindaco Michele Tripodi – annunciando altresì che non parteciperà alla manifestazione popolare “Sanità chiama”, indetta proprio dal primo cittadino per il 4 maggio.

In premessa, Pisano ha sostenuto che l’incontro odierno «non vuole essere una contrapposizione al sindaco che ha organizzato la manifestazione popolare né tantomeno un voler condividere le idee politiche del governatore Occhiuto, ma semplicemente per chiarire la posizione del mio gruppo in merito a quanto si sta dicendo in questi giorni circa l’ospedale di Polistena. Ho letto e studiato attentamente il decreto del commissario ad acta della Regione, n. 78 del 26 marzo scorso col quale è stato approvato il nuovo documento di riorganizzazione della rete ospedaliera e da nessuna parte c’è scritto che il nosocomio di Polistena chiuderà. Quella che si sta attuando è una mistificazione vera e propria.

Proprio per questo – ha continuato il consigliere comunale di minoranza – abbiamo presentato una mozione in Consiglio comunale che spero venga condivisa e ponga le basi per aprire una discussione. In questo documento, appoggiamo vivamente l’intenzione di realizzare il nuovo ospedale della Piana, al contrario di chi sta facendo ostruzionismo, ma ribadiamo con forza la necessità di implementare quello di Polistena, fondamentale per il nostro territorio, valorizzando i professionisti che vi operano. A nostro avviso, quelle che si stanno portando avanti, sono battaglie inutili che non porteranno a niente e proprio per questo non aderiremo alla manifestazione del 4 maggio, anche alla luce del fatto che il sindaco non ci ha mai coinvolto».

Il consigliere Pisano, ha poi ritenuto assurdo che in una manifestazione del genere, «sono stati coinvolti i giganti e un corpo di ballo, trasformando una situazione seria in un circo. Una protesta si fa nel momento in cui c’è la consapevolezza del danno. La manifestazione si sarebbe dovuta organizzare quando dall’approvazione si è passati alla presentazione al Ministero, non dopo due mesi. Ricordiamo poi, che si sta alimentando una protesta su questioni che nel 2016 erano state salutate come una grande vittoria del sindaco di Polistena. All’epoca Tripodi si era detto soddisfatto del fatto che con la costruzione del nuovo ospedale della Piana si sarebbe rimodulata la funzione di quello di Polistena».

Detto questo, il consigliere comunale ha invitato la politica «a farsi carico di una programmazione seria, perché finora nessuno ha detto una parola sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. La questione su cui realmente riflettere è che non si può accettare di andare fuori regione per farsi curare. Dobbiamo incidere – ha continuato – in maniera seria su questo tema, col dialogo e con dei tavoli di confronto, non certo con un circo mediatico che non vuole aprire alla discussione. La manifestazione del 4 maggio non pone alcun tema serio sul futuro della nostra sanità, ma fa ostruzionismo al nuovo ospedale. Per tale ragione, spingeremo sulla mozione, che invierò a tutti i sindaci, affinché venga aperto un tavolo di confronto per discutere sul futuro del nostro territorio».

In conclusione, Pisano ha affermato che «Occhiuto non è un pazzo. Non avrebbe acquistato nuove apparecchiature per un ospedale che deve chiudere. I problemi all’ospedale di Polistena ci sono, non possiamo negarlo, ma finora solo Pisano li vedeva mentre Tripodi mi contraddiceva, affermando che andava tutto bene. Oggi invece, organizza una manifestazione lamentando la paventata chiusura del nosocomio. Mi chiedo, quindi: i sindaci vogliono ballare con i giganti o intavolare un discorso serio?».

La mozione

Nella mozione presentata in Consiglio comunale il consigliere Pisano sostiene che «il decreto del commissario ad acta della Regione ha approvato il nuovo documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti attraverso il quale si è operata una revisione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti disegnata dal Dca n. 64/2016. La finalità di tale documento dovrebbe essere l’implementazione della rete territoriale progettata nella Programmazione dell’assistenza territoriale e del sistema di prevenzione nella Regione Calabria, predisposto ai sensi dell’art. 1 del Decreto del Ministero della Salute 23 maggio 2022, n. 77, e il consolidamento operativo e temporale delle fasi progettuali e costruttive degli interventi finalizzati alla realizzazione delle nuove strutture ospedaliere, tra cui l’Ospedale della Piana che andrà a integrare i percorsi assistenziali con le reti territoriali in via di implementazione.

Il nuovo ospedale della Piana ricade nell’area dei comuni dell’ex Asl di Palmi con una popolazione di circa 157.000 abitanti e prevede 314 posti letto mentre i presidi attuali nella stessa area (Polistena e Gioia Tauro) dispongono di 260 posti letto. La differenza tra dimensionamento previsto e posti letto programmati per acuzie e post acuzie risulterà di 54 posti letto in più per acuzie e post acuzie. Nello schema del documento viene affermato che “il nuovo presidio è maggiore dei posti letto programmati e sostituisce totalmente l’attuale offerta pubblica dell’area interessata”. Preso atto che il presidente della Regione ha rilasciato dichiarazioni affermando che “se partono i nuovi ospedali è evidente che cambia la vocazione anche dei nosocomi vicini”, sostenendo che devono stare tranquilli i cittadini di Polistena, perché “quando io mi sono insediato a Polistena – ha sottolineato Occhiuto – c’erano i crateri nel pronto soccorso, abbiamo rifatto il pronto soccorso. Stava chiudendo l’ospedale. I primi cubani che ho preso li ho mandati a Polistena. Polistena credo che sia allo stato uno degli ospedali che funziona meglio nella provincia di Reggio Calabria. Non sono un pazzo, non voglio chiuderlo. Anzi, credo che quell’ospedale possa avere un futuro”.

In considerazione del bacino di utenza di riferimento – si legge ancora nella mozione – l’Ospedale della Piana non adempie integralmente al fabbisogno dei posti letto così come contenuto nelle disposizioni che disciplinano il comparto sanitario e pertanto una rimodulazione dell’ospedale di Polistena è oltre che naturale anche necessaria. La priorità assoluta per i cittadini del nostro territorio è vedersi garantito il diritto alla salute, all’assistenza sanitaria di qualità, alla cura e a correggere e rimediare a ogni situazione lacunosa della sanità territoriale che possa assicurare un’offerta degna di un Paese civile e far dimenticare eventi nefasti che hanno caratterizzato la quotidianità sanitaria calabrese e della piana di Gioia Tauro. L’obiettivo prioritario poi, è quello di mettere in campo un’offerta sanitaria rassicurante che possa far cessare la mobilità di migliaia di persone verso ospedali lontani con aggravio di disagi e preoccupazioni che da sempre subiscono i nostri cittadini.

Si ritiene necessario quindi: incentivare e velocizzare ogni sforzo istituzionale alla realizzazione dell’Ospedale della Piana spendendosi politicamente affinché si costruisca nel minor tempo possibile; implementare urgentemente e valorizzare le risorse professionali al servizio dell’ospedale di Polistena e non solo, per dare nell’immediato l’assistenza sanitaria e le cure necessarie agli utenti di tutto il comprensorio e garantire la continuità delle prestazioni; promuovere incontri con gli amministratori dei comuni del comprensorio che fanno riferimento all’ospedale di Polistena, le associazioni e i cittadini nonché approfondimenti con esperti per elaborare una strategia da promuovere e supportare in tutte le sedi per il futuro dell’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi”, indispensabile riferimento per alcune realtà che si vedrebbero emarginate territorialmente dalla scelta della collocazione dell’Ospedale della Piana e pertanto è necessario un’azione di mantenimento di servizi essenziali al  nosocomio polistenese; condividere ogni tipo di iniziativa e coinvolgere ogni istituzione affinché la politica si riappropri di quella funzione essenziale per determinare, con scelte ponderate, il futuro dei propri cittadini attraverso posizioni condivise e lungimiranti e senza alcun campanilismo sterile; dare sostegno alla sanità pubblica, per il suo rafforzamento, sviluppo, finanziamento e radicamento territoriale, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana intraprendendo tutte le azioni e gli interventi possibili, secondo le proprie funzioni e i propri ruoli istituzionali, atti al supporto continuo e crescente della sanità pubblica e dei servizi sanitari, a partire da quelli di continuità assistenziale territoriale e di medicina generale e promuovendo un costante confronto con la Regione Calabria per rappresentare le reali esigenze del territorio e delle sue componenti sociali e professionali».

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