venerdì,Maggio 17 2024

Amianto a Reggio Calabria, Alampi delegato Ona: «Il silenzio di questa amministrazione è ripugnante»

Sarà il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto Ezio Bonanni, a condurre questa battaglia, quale legale di Franco Di Mare

Amianto a Reggio Calabria,  Alampi delegato Ona: «Il silenzio di questa amministrazione è ripugnante»

«E’ di  pochi giorni fa la notizia emersa durante la trasmissione “CHE TEMPO CHE FA’”  condotta da Fabio Fazio, del giornalista Franco Di Mare che denuncia in diretta di avere il mesotelioma pleurico, il tumore dell’amianto, contratto presumibilmente durante i servizi come inviato di guerra per la RAI, azienda di stato che da quanto raccontato si nega. Ripugnante». Queste le parole di Massimo Alampi Delegato ONA Onlus per la regione Calabria.

«Sarà il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), l’avv. Ezio Bonanni, a condurre questa ennesima battaglia, quale legale di Franco Di Mare. Bonanni  ha rivelato che, dopo le PEC inviate nei giorni scorsi, sia stata già formalizzata anche una messa in mora nei confronti della TV pubblica: un atto formale con cui viene chiesto ai vertici della Rai di rispondere ai loro obblighi.

Anche questa amministrazione riguardo all’amianto che circonda la città, non ne vuole proprio parlare e applica il protocollo del “silenzio”, si nega. Ripugnante. Ecco perché ancora una volta ci ritroviamo a spiegare a questa amministrazione che l’amianto è classificato come cancerogeno di classe 1. Ancora una volta siamo costretti a ricordare a questa amministrazione che sull’amianto non ha alzato un solo dito.

 Ancora una volta siamo costretti a ricordare a questa amministrazione la mancanza di una programmazione, di uno sportello amianto comunale, di una mappatura aggiornata e georeferenziata, di un PAC (Piano Comunale Amianto). Tutto questo nulla, tutto questo zero assoluto, autorizza chiunque sul territorio a smaltire illecitamente manufatti in MCA (materiale contenente amianto) a gravissimo rischio per la salute dei cittadini.

L’ultima dimostrazione di mala gestio amianto, in ordine di tempo, in barba a tutte le leggi vigenti e i protocolli di sicurezza sul lavoro, questa amministrazione si è resa complice nell’avere dato esecuzione e avvio dei lavori per la riqualificazione dell’ex Fiera Agrumaria, dove è conclamata la presenza di amianto.
Anche se per il solo diserbo dell’area, comunque l’amianto non era segnalato, né incapsulato, né tantomeno è stata posta l’area in sicurezza procedendo secondo normativa ed effettuando i monitoraggi ambientali per la fibra aerodispersa e le analisi in SEM.

Nel 2024 D.C., sono stati esposti gli operai alla micidiale fibra killer senza nessuna protezione per fare i selfie di rito, un articolo sui quotidiani online e un reels video dove viene pure inquadrato l’amianto a terra in frantumi, un’assurdità.  Rammento al signor sindaco Giuseppe Falcomatà che per l’amianto non esiste una soglia minima di esposizione al di sotto della quale si è certi di non contrarre malattie asbesto correlate. 

Per questo consiglio al primo cittadino, che dovrebbe (deve) tutelare la salute della popolazione, di andare a leggere qualche passo della letteratura medico scientifica e magari un ripasso su quanto concerne la trattazione dell’amianto.
Tutti i cittadini sono a rischio esposizione; i numeri dei decessi da amianto per esposizione ambientale sono in aumento. Anche su questo dato, consiglio al signor sindaco Giuseppe Falcomatà di andare a leggere l’ultimo rapporto RE.NA.M

Lo stesso consiglio vale per l’ex FF, assessore all’ambiente e vice sindaco Paolo Brunetti, che oltre alle cariche ricoperte detiene la delega all’amianto, che fino ad oggi è solo un incarico scritto. 
Ecco perché è ripugnante l’atteggiamento di questa amministrazione pro-tempore che non si adopera a tutelare i cittadini da questo micidiale cancerogeno». 

Non è un caso se spesso l’ONA Reggio Calabria definisce la città di Reggio, “la Repubblica dell’amianto”.
Invito la stampa ad andare a chiedere spiegazioni ai responsabili (irresponsabili) politici, ma è improbabile il confronto, quando si parla di amianto, la polvere viene nascosta sempre sotto il tappeto.

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