De Lillo sulla Reggina: «Nessuna crisi economica, pensiamo al calciomercato»
Il dirigente del club dello Stretto ha smentito le difficoltà economiche, facendo chiarezza su quello che succede all’interno della società
Fabio De Lillo, General Manager della Reggina, è intervenuto nella giornata odierna su Antenna Febea. Al centro del dibattito le voci che, in questi giorni, stanno turbando la tifoseria, sulle difficoltà economiche vissute dal club dello Stretto. «Sequestro dell’incastro di Reggina-Cremonese? Abbiamo perso la partita, questa è l’unica notizia negativa di domenica pomeriggio, nessun sequestro. Abbiamo situazioni pregresse dalla gestione Praticò e domenica è semplicemente giunta una lettera di avviso a cui si è risposto e risolto in pochi minuti grazie al lavoro dei nostri legali».
Il dirigente smentisce categoricamente che il club sia in pericolo e chiarisce: «Non c’è da salvare la Reggina, si salva chi sta in cattive condizioni e noi non lo siamo. Il presidente intervenne ancor prima di chiudere la trattativa con l’ex presidente Praticò. Allora inviò bonifici per far giocare la squadra contro la Vibonese, salvando quella situazione ancor prima di sapere se poi si andava a chiudere l’accordo successivo per la cessione. Poi c’è stata la promozione in B, i play off sfiorati lo scorso anno ed ora siamo stati vicinissimi alle prime posizioni. Cosa c’è da salvare? La Reggina non ha un euro di debito con le banche, l’unico debito che ha la società è con il suo presidente che ha messo soldi di tasca sua ed anche tanti. E’ innegabile dire che con il covid le imprese hanno subìto un crollo economico importante, ma parliamo di una Italia intera. Il presidente ogni scadenza tira fuori i soldi per pagare le pendenze e vi assicuro che sarà così anche stavolta».
Nessuna difficoltà e, anzi, un occhio al mercato di gennaio: «La Reggina non ha alcun debito con l’Agenzia delle Entrate, grazie ad un Decreto dello Stato è stato permesso di rinviare tutti i pagamenti. Quando vi è questa possibilità la si coglie, ma non può passare il messaggio che questo sia un debito. Ci sono dei creditori che devono avere dei soldi, come in tutte le società del mondo, ma siamo nella normalità. Diamoci appuntamento al 16 dicembre (data in cui scade il termine per il pagamento degli stipendi ai calciatori, ndr) e vediamo. E rilancio: una società che ha delle difficoltà economiche va sul mercato? La Reggina lo farà e già da adesso sta lavorando per questo»