Torna a parlare sui social il sindaco Di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e chiede delle risposte alla Regione, ad alcune domande, che si stanno ponendo tanti reggini.
Al primo cittadino, e a tanti altri, non è andata giù la storia dell’interruzione della comunicazione serate da parte del Gom del bollettino, precettato in maniera bulgara dalla Regione del presidente Santelli. E ora che la Regione ha fatto un passo indietro, Falcomatà commenta «La Regione ha capito la magra figura che aveva fatto silenziando i bollettini dell’ospedale metropolitano – anche se, si tratta di una – retromarcia parziale, nel senso che adesso anche a livello provinciale, il Gom potrà offrire il bollettino ma con i dati cristallizzati delle 14.30».
Restano nodi irrisolti «E non me li sono inventati io. afferma il sindaco – ma sono quelli che voi chiedete, dubbi e domande alle quali non è stata data risposta che alla comunità»
La prima domanda riguarda «i quindici contagiati di domenica, dove sono finiti? In un buco nero? Ci sono, c’erano e non ci sono più, si è trattato solo di uno sbaglio. Diteci se esistono o meno. Diteci chi ha sbagliato». Perché chiarisce Falcomatà un conto è se queste persone sono distribuite, un altro se sono nello stesso posto. In questo caso la situazione assumerebbe altri contorni.
Il secondo quesito riguarda il dato sui decessi, anche su questi ci sono discordanze tra Regione e Gom. «Si tratta di vite umane, non è cosa da poco, dietro i numeri ci sono persone, vite e storie e quando si tratta della salute serve capire quali sono i dati certi e reali»
Il terzo quesito è la battaglia intrapresa dal sindaco sui tamponi. Ne sono stati acquistati 2000 dalla Città metropolitana (1000 all’Asp e 1000 al Gom) e saranno fatti alle categorie a rischio. La divergenza in questo caso è macroscopica: per il ministero ne sono stati effettuati 14.072 tampini, la Regione dice che sono 12.622. Afferma il sindaco: «1450 tamponi in più o in meno significa che ci sono 1450 persone che non sappiamo se stato fatto il tampone o no. Chi ha ragione?».
L’ultima richiesta del sindaco di Reggio riguarda il diffondere informazioni ancora più dettagliate: «Comune per comune, con dati suddivisi per sesso, per età. Il cittadino ha diritto ad avere una informazione puntuale. Ci dovete fornire informazioni più dettagliate – chiosa – rispetto a quelle che ci sono state date finora. La sanità non è materia comunale, né metropolitana. Ma regionale. e se non lo farete voi, lo farà io». Infine il sindaco chiede di sapere i 75 posti di terapia intensiva (da realizzare coi fondi stanziata dalla Banca d’Italia) come saranno distribuiti nella Regione, dopo i rumors di una possibile localizzazione solo a Catanzaro.