Valeria, biologa volontaria che sfida il Coronavirus: «Gesto d’amore per la città. Ma la politica ora faccia qualcosa»

In tempi di emergenza Covid e non solo, a rendere un servizio essenziale al territorio di Reggio Calabria è il laboratorio dell’Asp che, ormai da oltre un mese, con ritmi incessanti, continua ad analizzare 160 tamponi al giorno. Numeri consentiti grazie anche allo sforzo e all’impegno della giovane biologa volontaria Valeria Paduano.

Un impegno diventato missione

«Sono volontaria e comunque felice di esserlo, nonostante sia molto faticoso. Ma lo faccio perché il mio sforzo è qualcosa che oggi più che mai è utile alla comunità. Siamo tutti nella stessa barca e, adesso, è tempo di aiutare il prossimo mettendo a frutto tutto quello per cui ho studiato e anche i tanti sacrifici che ci sono dietro un percorso di formazione. Sono ben disposta di mettere le mie competenze al servizio della comunità perché in questo momento ce ne è davvero bisogno».

Vive il suo impegno come una missione più che come un lavoro considerando che lo svolge in maniera del tutto volontaria ma è chiaro che non è pensabile che giovani e volenterosi biologi non vengano valorizzati soprattutto in questo momento di emergenza.

Il valore della sanità pubblica

«Ho iniziato, sempre da volontaria, il 3 febbraio di quest’anno. Erano tempi di pace, poi è subentrata quest’emergenza sanitaria e insieme con i colleghi abbiamo deciso di intraprendere quest’esperienza. Non è una situazione bella o facile per nessuno ma siamo comunque contenti di averla intrapresa e di averlo fatto in questo laboratorio pubblico che era destinato alla chiusura».

Un chiaro segnale che la sanità pubblica non può e non deve essere abbandonata perché fondamentale. Continua a lavorare, con ritmi serrati, senza turi e senza sosta, senza pretendere nulla in cambio Valeria. E senza di lei il laboratorio Asp di certo non avrebbe potuto garantire questi numeri.

Le promesse disattese della politica

Ma Valeria un appello lo lancia a chi in questi anni le ha dato speranze con promesse mai mantenute: «I politici e, soprattutto, chi lavora nel contesto sanitario, ci devono dare una grossa mano d’aiuto. In campagna elettorale li abbiamo sentiti parlare dei giovani, del futuro e di farli rimanere in Calabria. Spero che queste promesse vengano mantenute e non rimangano fini a se stesse. Qui stiamo gestendo tutto in tre operatori, di questi uno è stato richiamato dalla pensione e io sono volontaria. È chiaro che le cose devono cambiare. Avere una resa di 160 tamponi al giorno non è un lavoro da poco».

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