Sanità, Longo: «Ho accettato come atto d’amore verso la Calabria»
L'ex questore: «Il mio è anche un dovere istituzionale verso il Governo che mi ha scelto». Le reazioni della politica
«Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità come atto d’amore verso la Calabria, che è la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio é anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio». Queste le prime parole di Guido Longo, dopo la nomina da parte del Consiglio dei ministri a Commissario per il piano di rientro dal deficit della sanità calabrese. E intanto iniziano ad arrivare le prime reazioni dal mondo politico ed istituzionale.
Spirlì: «Saremo al suo fianco»
«Fermo restando che lo strumento del commissariamento resta per noi una offesa alla capacità istituzionale dei calabresi, prendiamo atto della scelta del Governo, a cui abbiamo dato un collaborativo parere positivo, e ci mettiamo subito al lavoro al fine di garantire al nuovo commissario ad acta, il prefetto Guido Longo, la massima collaborazione in un momento di evidente grave emergenza sanitaria, e non solo a causa degli assalti del Covid-19». Lo afferma il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì.
«Il neo commissario – continua il presidente – dovrà risolvere l’annoso patimento dei calabresi che si ammalano di tumore, a causa del quale indossano gli scomodi panni di viaggiatori disperati. Dei cardiopatici e dei diabetici. Di chi soffre di malattie genetiche. Dei giovani e meno giovani affetti da disturbi della psiche e del corpo. Si dovrà occupare delle macerie di ospedali costruiti e mai battezzati, di ospedali arrivati ormai all’agonia architettonica e strumentale, di ospedali semivuoti e semipieni orfani di personale di ogni ordine e grado. Si dovrà occupare di una medicina di territorio mai nata o nata male, abbandonata a se stessa, senza alcuna attenzione del Palazzo, quando, addirittura, non offesa da silenzi burocratici annichilenti. Si dovrà occupare dell’arrogante arroccamento di responsabili irresponsabili, sordi agli squilli di telefono, ai tocchi sulla porta, alle richieste verbali o affidate alla penna vera e virtuale. Si dovrà occupare di rendere umano ciò che umano, fino a oggi, nell’universo sconquassato della sanità calabrese, non è stato». «Noi – conclude Spirlì – potremo essere al suo fianco, se lo vorrà».
Bonafede: «Così lo Stato fa sentire la sua presenza»
«La nomina del prefetto Guido Longo, un uomo che da sempre si è battuto per la legalità e contro la criminalità organizzata, è la scelta giusta per la sanità calabrese. Con questa decisione lo Stato saprà far sentire la sua presenza». Lo scrive su Facebook il ministro della Giustizia e capo delegazione M5s Alfonso Bonafede.
Nesci (M5s): «Bene, ora subcommissari manager»
«Il Governo ha nominato un nuovo Commissario per la sanità calabrese nell’ottica di perseguire la legalità e garantire a tutti il diritto alla salute. Massima collaborazione alla Struttura commissariale del Prefetto Guido Longo. Si proceda, presto, anche alla nomina di subcommissari manager della sanità». Lo dichiara la deputata calabrese di M5s Dalila Nesci.
Longo (M5s): «Longo servitore Stato, sarà di grande aiuto»
«Buon lavoro al Prefetto Guido Longo, da oggi commissario alla sanità in Calabria. Sono certo che la sua esperienza da servitore dello Stato nel contrasto alla mafia e in difesa della legalità potrà essere di grande aiuto nella gestione dell’emergenza sanitaria» Così su twitter il capo politico ad interim del Movimento 5 Stelle Vito Crimi.