venerdì,Maggio 3 2024

Verso un’Italia zona rossa per le feste di Natale: il governo valuta una nuova stretta

Le misure vengono pensate per i giorni festivi e prefestivi. Il premier Conte: «Il problema sono cenoni e veglioni, è lì che si rischia davvero»

Verso un’Italia zona rossa per le feste di Natale: il governo valuta una nuova stretta

Italia zona rossa a Natale, ma solo nei giorni festivi e prefestivi, e non una chiusura continuata dal 24 al 6 gennaio. Sembra questa la base delle misure che il governo si appresta a varare in vista delle feste di Natale e Capodanno per contenere la diffusione del coronavirus. Zona rossa ‘attiva’, quindi, alla vigilia di Natale, Natale e Santo Stefano, vigilia di Capodanno e primo gennaio. Stretta su 24, 25, 26 e domenica 27 dicembre. Poi ancora 31 dicembre e 1 gennaio. Più 2 e 3 gennaio, un sabato e una domenica. Un compromesso, che non arriva fino alla chiusura fino al 6 gennaio chiesta dai più rigoristi, che comprenderebbero i ministri del Pd e il ministro della Salute Roberto Speranza. Linea dura ma più moderata, invece, sarebbe la scelta del premier Giuseppe Conte e del M5s.

21 – 23 DICEMBRE

Niente spostamenti, ma tutto aperto

Da lunedì scatta in tutta Italia il blocco della mobilità infraregionale. Ci si potrà spostare da una regione all’altra solo per lavoro, necessità o urgenza e, sempre, per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione dove sarà possibile ricongiungersi anche con il partner che lavora in un’altra città. Chi intende spostarsi in una seconda casa all’interno della propria regione potrà farlo.

Saranno gli ultimi tre giorni per lo shopping natalizio, negozi aperti fino alle 21 con orario continuato e misure antiassembramento. E saranno anche gli unici giorni della settimana in cui si potrà ancora andare al ristorante a pranzo ( tavoli con non più di quattro persone) e al bar fino alle 18. Aperti naturalmente anche barbieri e parrucchieri. Alle 22 tutti a casa.

24-27 DICEMBRE

L’Italia in zona rossa

E’ il primo blocco di giorni prefestivi e festivi in cui tutte le regioni dovranno chiudere negozi, bar e ristoranti. Aperti, con gli orari soliti dei giorni festivi, solo gli alimentari, le farmacie, i tabacchi, edicole e librerie.

Vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza. Si potrà uscire per andare a Messa ma non per andare a casa di parenti. Niente pranzi e cene di Natale dunque se non con il nucleo convivente forse allargato a non più di due congiunti stretti: genitori anziani o figli o partner fissi. Resta consentito uscire per fare attività sportiva o motoria e ( solo una persona) per assistere chi non è autosufficiente.

28-30 DICEMBRE

Si riapre per soli tre giorni

Da lunedi a mercoledi si allenta la stretta. Riaprono i negozi ancora fino alle 21, i bar e i ristoranti sempre fino alle 18 e con le normali restrizioni, ritorna il coprifuoco alle 22 e rimane il divieto di spostamento tra le regioni. Dunque ci si potrà muovere liberamente nel proprio Comune e all’interno della propria regione.

31-3 GENNAIO

Ritorna la zona rossa

L’obiettivo è bloccare veglioni di fine anno e pranzi in famiglia. Blocco totale dei movimenti anche all’interno dei Comuni. Non si potrà uscire da casa se non per valide ragioni dal giovedi 31 fino alla domenica 3, un blocco di quattro giorni che dovrebbe fermare chi aveva già pensato di aggirare il coprifuoco passando tutta la notte dell’ultimo dell’anno in una casa con amici e parenti. Chi verrà trovato a circolare per strada in quei quattro giorni senza motivo verrà sanzionato con una multa da 400 a 1000 euro. Ovviamente chiusi negozi non di generi di prima necessità, bar e ristoranti.

4-6 GENNAIO

Si riapre ma non si esce dalla Regione

Fine dell’Italia in rosso. Anche la Befana dovrebbe godere di un regime meno restrittivo. Riaprono le attività, ritorna il coprifuoco alle 22 ma restano ancora vietati gli spostamenti infraregionali che torneranno ad essere consentiti dal 7.

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