Motta San Giovanni, Crea: « E’ necessario potenziare il poliambulatorio»

Riceviamo e pubblichiamo

Il Centro prelievi del Poliambulatorio di Motta San Giovanni non riesce a ripartire. I cittadini lamentano che non è stato ripristinato nelle due uniche giornate programmate il servizio prelievi. Nello spirito di fattiva collaborazione che vede questa associazione impegnata a programmare e garantire interventi a favore dei cittadini, soprattutto anziani e malati, sarebbe opportuno convocare una seduta del Consiglio comunale per discutere su tutte le prestazioni specialistiche che nel tempo sono state eliminate ed in particolare sul centro prelievi. La popolazione di Motta e del suo comprensorio è preoccupata dal depotenziamento che interessa la struttura territoriale mottese.

La nostra associazione pur riconoscendo l’impegno  dei medici e del personale amministrativo (l’infermiera non esiste da anni)  che con dedizione e umanità prestano  servizio presso la struttura  e lo standard qualitativo  alto garantito per tutte le prestazioni specialistiche, non può non evidenziare che non effettuare i prelievi determina una situazione di estremo disagio per una popolazione costituita prevalentemente da anziani, così come non è più accettabile che tale prestazione non venga garantita perché non è stato ancora individuato  il medico prelevatore.

Inoltre, sempre in merito ai prelievi ancora più critica appare la situazione se si considera che, purtroppo, spesso i prelievi servono per monitorare malati oncologici, diabetici, cardiopatici, silicotici, ipertesi o pazienti comunque anziani e con difficoltà a recarsi presso altre strutture. L’ANCADIC confrontandosi spesso con la popolazione e gli amministratori presta molta attenzione alla struttura ASP che da sempre rappresenta un presidio importante per la salute dell’intera Comunità di Motta e del suo comprensorio.

In considerazione che all’orizzonte appare inevitabile la chiusura della Struttura  Polispecialistica  Territoriale di  Pellaro,  qualora tale paventata ipotesi si concretizzasse,si potrebbero spostare alcune branche specialistiche non esistenti a Motta tipo: neurologia, dermatologia fisiatria, oculistica senza creare doppioni al Polo Sud, presso il quale sembrerebbe voler trasferire il personale medico e amministrativo della struttura di Pellaro, ove queste branche sono già operative.  Sulla vicenda sono stati interessati il Presidente f.f.. della Regione Calabria, il  Commissario ad acta e sub Commissario per l’attuazione del piano di Rientro dai disavanzi del servizio della Regione Calabria,  la Giunta regionale Dipartimento Tutela  della Salute e Politiche Sanitarie, le articolazioni dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, il Sindaco del Comune di Motta SG e il Presidente del Consiglio comunale e i Consiglieri, il Presidente della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Prefetto della Provincia di Reggio Calabria.

Vincenzo CREA referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

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