Vaccini, Pititto (Cgil): «Caos al Consiglio regionale. Anziani a rischio»

Con una lettera inviata al presidente facente funzione della Regione Nino Spirlì, al commissario ad acta della Sanità, ai commissari dell’Asp, al presidente dell’Ordine dei medici e alla conferenza dei sindaci dell’Asp di Reggio Calabria, il segretario generale della Cgil di Reggio Calabria – Locri Gregorio Pititto ha lanciato l’allarme sulla campagna vaccinale, che a suo dire è nel caos. «Finalmente la campagna vaccinale Covid-19 destinata agli over 80 è iniziata anche sul territorio di Reggio Calabria – esordisce -. Dopo i protocolli sottoscritti a livello regionale e locale, le notizie diramate agli organi di stampa nei giorni scorsi ci facevano ben sperare.

Si rendeva noto, difatti, il coinvolgimento dei medici di famiglia, con l’invio all’Asp della lista dei loro pazienti aventi diritto ed il loro impegno in un lavoro di raccordo con le strutture sanitarie preposte. Questa organizzazione portava così ad immaginare e ad auspicare che anche in questa terra, già segnata dalla mala sanità e dalla cattiva governance della salute pubblica, si potesse gestire, con senso di responsabilità e criteri di sicurezza, l’erogazione dei vaccini alle persone anziane. Purtroppo le decine di segnalazioni e le immagini, che ci giungono dalla sede del Consiglio regionale della Calabria, ove dovrebbero essere somministrati le dosi vaccinali destinati agli over 80, sono spaventose».

Pititto sostiene che «la disorganizzazione regna sovrana. Tutti i cittadini convocati per lo stesso orario, senza alcuna pianificazione degli orari degli appuntamenti. Tutti gli ottantenni convocati alle ore 8, in disprezzo a qualsiasi forma di prevenzione di contagio. File interminabili, cittadini ammassati e senza alcun riferimento. Sembra evidente che nulla o poco si faccia per evitare la terza ondata, lo scoppiare di micro focolai e la diffusione delle varianti. Dove è il rispetto – chiede Pititto – per la persona, per i nostri anziani, che sono uno scrigno di conoscenze e una ricchezza inestimabile della nostra società?

Eppure esiste un piano di vaccinazione regionale, che indica i tempi necessari per svolgere l’attività di vaccinazione e che invita a programmarne il numero giornaliero tempestivamente, esiste, altresì, un accordo con i medici di base, che oltre a prevedere un riconoscimento economico per la singola inoculazione “esclude la responsabilità professionale del MMG che dovesse essere dovuta a carenze organizzative sia di personale che di attrezzature di primo soccorso …”. Ma non è questa la fattispecie».

Il segretario generale della Cgil di Reggio Calabria – Locri spiega che «la crisi pandemica da Sars-Cov-2 costituisce l’evento più negativo in termini di messa in pericolo sistemico della salute collettiva; ha cambiato le nostre abitudini, ha stravolto il mondo dell’occupazione, della scuola e della società intera. Sta mettendo in crisi intere nazioni, e l’Italia nonostante le difficoltà, ha dato prova di saper affrontare in maniera autorevole una pandemia sconosciuta e nefasta», pertanto aggiunge, «in attesa che i vertici dell’Asp provinciale vengano sostituiti nella loro totalità, chi per scadenza e chi per non essere riuscito a determinare alcuna modifica in positivo della Sanità territoriale, ci auguriamo che per etica morale si intervenga nell’immediatezza affinché nei prossimi giorni non si verifichino situazioni pericolose per la incolumità pubblica con comportamenti che potrebbero integrare specifiche ipotesi di reato».

Detto questo, Pititto annuncia che la Cgil Reggio Calabria – Locri «sollecita la costituzione della “rete” di collaborazione, peraltro prevista, tra gli attori principali di questa campagna di vaccinazione quali i dipartimenti di prevenzione, l’Azienda sanitaria provinciale e la Conferenza dei sindaci dell’Asp e si propone di presentare esposto in Procura per individuare eventuali fattispecie di reato perseguibili d’ufficio».

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