martedì,Maggio 21 2024

Sanità reggina nel caos, la denuncia della Fsi Usae: «Nessun problema è stato risolto»

Il segretario territoriale Pasquale Calandruccio: «Scongiurare il sottodimensionamento del personale»

Sanità reggina nel caos, la denuncia della Fsi Usae: «Nessun problema è stato risolto»

Il Segretario Territoriale della FSI USAE di Reggio Calabria Ovest Pasquale Calandruccio assieme agli RSU eletti Enzo Fortino e Gianfranco Minniti, denunciano la disastrosa situazione che regna negli ospedali calabresi e in particolar modo all’Azienda Ospedaliera GOM di Reggio Calabria. La FSI USAE lancia un appello al Commissario per il piano di rientro della Regione Calabria affinchè dia l’autorizzazione di poter espletare i concorsi sia alle aziende Ospedaliere e sia alle ASP per poter scongiurare il sottodimensionamento del personale in moltissimi reparti e nelle strutture territoriali.

Sono ormai molti mesi che la situazione del personale (infermieristico, tecnici di laboratorio, tecnici di Radiologia e OSS) in tutti i reparti è di grave criticità e tutti i giorni riceviamo da parte del personale richieste di aiuto perché sottoposti a turni massacranti.

In ognuna delle Unità Operative si registrano dotazioni organiche al di sotto degli standard necessari per poter garantire i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) e una corretta turnazione del personale senza dover ricorrere a orario di straordinario da eseguire oltre il profilo di competenza creando un aggravio di spesa per l’azienda senza risolvere il problema.

La FSI USAE inoltre denuncia che tali orari non vengono riconosciuti come prestazioni aggiuntive come avviene per gli altri servizi ma vengono riconosciuti come recupero ore.

«Ormai – si legge in una nota del sindacato – è prassi la rinuncia ai riposi o addirittura alla mancata concessione delle ferie, e addirittura segnalazioni di demansionamento dove il medico deve sopperire all’infermiere e l’infermiere deve sostituirsi all’OSS svolgendo attività non di propria competenza con la scusa che si è in emergenza da anni , mentre al Commissario per il piano di rientro tutta questa drammacità gli scivola addossa senza prendere i dovuti provvedimenti che sono di  sua competenza».

«A questo punto ci domandiamo e domandiamo alla politica a che cosa serve la nomina del Commissario quando in dodici anni di commissariamento nessun problema è stato risolto anzi tutto è peggiorato ad oggi l’emergenza COVID è stata fallimentare essendo ultimi in tutta Italia, la spesa farmaceutica che aumenta di anno in anno raggiungendo importi stratosferici ed infine la spesa sanitaria fuori Regione che ha superato i 400 milioni all’anno occupando un terzo del bilancio della Regione Calabria senza offrire servizi adeguati all’utenza».

«La proposta della FSI USAE per fermare questo flusso è quella di creare una sinergia tra sanità pubblica e privata per creare nuovi posti letto migliorare la tecnologia e creare una rete di servizi sul territorio in grado di garantire una sanità specialistica eccellente».

A giorni la FSI USAE annuncerà lo stato di agitazione e lancia un accorato appello alla politica tutta, «perché non è possibile che di tutto questo massacro sociale loro non se ne accorgono e nulla facciano per trovare soluzioni alternative al fine di trovare soluzioni alternative al fine di dimostrare attaccamento a questa terra martoriata da quei poteri forti che fanno il bello e il cattivo tempo a discapito di quella gente onesta che vuole contribuire per creare sviluppo e occupazione per le generazioni attuali e quelle future» conclude il sindacato.    

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