venerdì,Aprile 26 2024

Così ho visto morire una donna di Covid: il crollo improvviso e poi il silenzio

Il drammatico racconto di una vita spenta dal Covid proprio mentre si realizzava un servizio sulla terapia intensiva. Una morte che ci racconta come non siamo affatto fuori dall'emergenza

Così ho visto morire una donna di Covid: il crollo improvviso e poi il silenzio

La senti la morte quando arriva. E ogni volta che entro in quel reparto è come se riuscissi a sentirne l’odore. Ma ieri no, non ero pronta. E non lo erano neanche i medici e gli infermieri che negli otto letti della terapia intensiva covid vedevano pazienti aggrediti da virus ma ancora in grado di lottare.

Inquadro volti stremati, macchinari, schermi e tanta sofferenza. Ma di colpo la telecamera registra l’attimo in cui una donna di 72 anni smette di lottare.

L’ho sentita la morte e ho sentito la rabbia dei medici che fino alla fine hanno cercato di vincere l’ennesima battaglia ma «questo virus è maledetto, peggiorano e precipitano di colpo. Tante volte non ci dà neanche il tempo di capire perché passano dalla ripresa al crollo in un attimo». Aveva tante patologie la donna che ieri si è spenta al Gom, così come le avevano le centinaia di vittime che questo virus continua a mietere.

Ma non te ne fai una ragione mai, la morte non ha ragioni. E nonostante siano ormai passati due anni a raccontare quello che vedo in quelle corsie e il dolore che sento trapelare da quegli scafandri, oggi le lacrime dietro le palpebre hanno fatto male. Lascerà cicatrici profonde, questo maledetto virus, in chi ha perso un parente, in chi ha lottato per salvarli e ha perso, in chi ogni giorno prova a fare del suo meglio per far si che tutto questo non resti solo un brutto ricordo.

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