sabato,Aprile 27 2024

Ospedale Polistena, Comitato per la salute della Piana: «C’è estrema urgenza di sacche di sangue»

Il portavoce Galimi annuncia: «Arriveremo a forme di protesta estreme, se continuerà questo disegno occulto di far morire il nostro ospedale»

Ospedale Polistena, Comitato per la salute della Piana: «C’è estrema urgenza di sacche di sangue»

«La carenza di sacche di sangue in tutto il territorio metropolitano, ha di fatto interrotto gli interventi chirurgici programmati. Nonostante la grande disponibilità del primario del reparto Anastasio Palmanova e di tutta la sua squadra, si allungano le liste di attesa con grande pregiudizio per lo stato di salute degli utenti. Quello che sta accadendo nel presidio ospedaliero polistenese va immediatamente fermato». È quanto dichiara Michele Galimi, portavoce del Comitato per la salute della Piana.

«Non è più tollerabile – continua – assistere ad una lenta agonia di questo ospedale che serve oltre 180 mila pazienti. Il reparto di Cardiologia, fiore all’occhiello del presidio, rischia la totale chiusura per carenza di medici. Non conosciamo le motivazioni per le quali non si è provveduto a trattenere il responsabile del reparto Amodeo, autentico professionista stimato in tutta la regione. Abbiamo bisogno di tanta meritocrazia, in questo settore vanno assicurati i servizi che danno merito e garanzia a tutta la nostra gente.

Al di là delle passerelle e delle dichiarazioni di circostanza, c’è urgente bisogno di assumere medici tecnici e personale sanitario perché la misura è colma. Basterebbe pensare alle carenze del Pronto soccorso, Gastroentorologia, Radiologia. Occorre dare soluzione alla Pediatria mettendo fine alla politica dei “gettonisti” per arrivare ad indire concorsi a tempo indeterminato subito. Vanno trovati percorsi veloci, legali, perché il diritto alla salute non può essere legato ad approssimazioni ed incapacità di quanti hanno ridotto la nostra sanità ai livelli che conosciamo. Arriveremo a forme di protesta estreme, se continuerà questo disegno occulto di far morire il nostro ospedale – conclude Galimi -. Assistere impotenti a tanto disinteresse significa penalizzare i bisogni di tutta la gente che soffre e che meriterebbe di più».

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