Reggio, trent’anni di trapianti di midollo in Calabria

Sono passati trent’anni dall’inizio dell’attività di trapianto di midollo osseo al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. L’Ail (Associazione italiana leucemia) sezione Reggio e Vibo “Alberto Neri”, in collaborazione con il Centro unico regionale trapianti cellule staminali e terapie cellulari (Ctmo) “Alberto Neri” hanno dedicato una giornata alla divulgazione dell’attività clinica svolta e delle prospettive future della terapia cellulare.

Ad aprire i lavori, moderati da Giuseppe Livoti, il presidente dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria, Pasquale Veneziano che ha ricordato l’apporto del dottore Alberto Neri, creatore di un sogno c he tante vite ha salvato negli anni. Dopo la relazione di Olga Spanò, vicepresidente dell’Ail, è stata Rosalba Scali già presidente e ora consigliera dell’Associazione reggina a ripercorrere il sogno di Alberto Neri. «Un sogno di cui non potè vedere la realizzazione poiché nel 1989 morì nel fare il medico, nel portare soccorso a persone che avevano avuto un incidente stradale, e aveva solo 49 anni. Un medico che, tuttavia, ha lasciato un solco profondo. All’inizio del 1992 il Ctmo fu realizzato agli Ospedali Riuniti e intitolato al professore. Oggi il centro è stato trasferito al Morelli».

Tante cose sono avvenute in questi ultimi anni, come chiarisce Fabio Ciceri, Direttore unità di ematologia e trapianto di midollo osseo e oncoematologia, san Raffaele di Milano, presidente del gruppo italiano per il trapianto di midollo osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare (GITMO): «Il trapianto di midollo si è allargato ad applicazioni cliniche sempre più avanzate. Oggi il trapianto di cellule staminali non è solo ridare il midollo a un paziente, ma significa fare immunoterapia del tumore, della leucemia, del mieloma, del linfoma e significa andare ad applicazioni come le car-t che rappresentano le naturali evoluzioni della terapia cellulare oggi».

Massimo Martino, direttore Centro Unico Regionale Trapianti Cellule Staminali e Terapie cellulari (C.T.M.O.) “Alberto Neri”, Grande Ospedale Metropolitano: «Celebriamo i trent’anni del centro trapianti. Purtroppo qualche paziente non ce l’ha fatta, ma siamo stati in grado di dare una terapia di alto livello a chi ne ha avuto bisogno ed è un’opportunità di crescita per tutto il territorio calabrese perchè noi offriamo un servizio a tutta la Regione e speriamo sempre di essere pronti ad offrire nuove terapie ai pazienti che soffrono di tumori del sangue in particolar modo».

E Giuseppe Toro presidente Ail nazionale chiosa: «Essere di nuovo a Reggio è motivo di soddisfazione, dopo l’evento della Car-t, oggi qui per celebrare la ricorrenza della nascita del Centro trapianti. Senza il centro probabilmente non avremmo le Car-t che sono le terapie più innovative e rivoluzionarie. Il Centro reggino, insieme a quello di Palermo, sono i primi nati dopo quello di Roma, hanno dato fiducia, possibilità ai meridionali di potersi curare nella loro terra. I risultati di questi trapianti sono sotto gli occhi di tutti: il centro reggino è tra i più efficaci e sicuri d’Italia».

Sono intervenuti Gianluigi Scaffidi, Commissario Straordinario Gom; Giulia Pucci, direttrice del Laboratorio Manipolazione/Banca del Cordone, al Gom, Reggio Calabria, Said Al Sayyad Direttore Dipartimento Emato-Oncologico e Radioterapico, Gom; Bruno Martino Direttore Ematologia al Gom.

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