sabato,Aprile 27 2024

Covid, a Reggio è ancora emergenza: «Situazione grave»

L’allarme del direttore Costarella: «Siamo in sofferenza». La chiusura dei ppi obbliga l’ospedale a gestire un carico superiore alle proprie forze

Covid, a Reggio è ancora emergenza: «Situazione grave»

«Rispetto al passato nulla è cambiato perché il Gom è sempre stato abituato a fare i conti con l’emergenza per quanto riguarda la carenza di personale. Oggi non è cambiato nulla perché noi abbiamo potuto fare le assunzioni in sostituzione delle persone che sono andate via quindi praticamente a saldo zero».

Questa la posizione del direttore sanitario del Gom Salvatore Costarella. L’emergenza sanitaria a Reggio Calabria, determinata soprattutto dalla chiusura dei centri di primo intervento sul territorio e aggravata dalla sospensione delle attività chirurgiche dell’ospedale di Polistena, sta mettendo a dura prova il Grande ospedale metropolitano che da solo, e con la medesima emergenza interna in termini di personale, deve sopperire a tutte le esigenze sanitarie della provincia.

Caranza organica

«L’ospedale ha la stessa carenza organica di quella che aveva anni fa. L’emergenza estiva è storia e per noi riguarda sia l’afflusso in ospedale che la carenza dell’organico e questo ci obbliga a ridurre alcune tipologie di prestazioni ma la direzione generale si è mossa in questa direzione cercando di favorire altre prestazioni aggiungendo a quelli ordinari. Il territorio, purtroppo, è sempre stato un tallone d’Achille ma non da oggi questo fatto è storico non è un fatto che trova le sue motivazioni nella situazione. Il problema del territorio non fa altro che aggravare la situazione che già è grave».

Emergenza Covid

Il tutto è ulteriormente sovraccaricato dall’emergenza covid che è tutt’altro che passata. È mutata la forma ma l’ospedale è nuovamente chiamato a gestire la pandemia. «In realtà noi stiamo già affrontando una situazione covid che è diversa rispetto al passato mantenendo le stesse regole del passato – ha concluso Costarella – bisognerebbe cercare di trovare un nuovo assetto organizzativo ma questo non è nelle nostre prerogativa, per cui auspico che ci sia una revisione delle regole per quanto riguarda la gestione del paziente covid perché se dovessero essere mantenute le regole attuali l’ospedale andrà ancora in sofferenza».

top