Un dato in crescita quello dei consensi raccolti al Grande Ospedale metropolitano di Reggio Calabria per la donazione degli organi.
«A partire dalla Calabria per continuare con il Lazio e finire poi con l’Emilia-Romagna, è stata un’attività che ha avvisto una sinergia importante e che ha permesso di portare a termine, grazie all’intervento di tantissimi professionisti un trapianto salvavita». Sono queste le parole del primario Pellegrino Mancini che ha colto l’occasione per tracciare un bilancio del centro regionale trapianti.
Questo è solo l’ennesimo sforzo compiuto per salvare una vita grazie la donazione degli organi e da Reggio Calabria riparte un’azione sinergica di sensibilizzazione: «Un’attività che, alla fine, ha aiutato una persona a continuare a vivere.
Un gesto di grande amore di solidarietà di generosità compiuto dalla famiglia che è particolarmente importante per i tanti pazienti in attesa di trapianto. In questo caso il trapianto di un organo salvavita.
Si tratta di pazienti che hanno bisogno di essere aiutati. L’organo va assegnato a quello più compatibile in quel momento in lista d’attesa e quello naturalmente che in urgenza e questo era uno di quei casi in cui ha prevalso l’urgenza».
E dopo la pandemia è ripresa un’attività importante con numeri che adesso lasciano ben sperare: «Una ripresa ottima grazie all’altruismo di queste famiglie particolarmente generose che in un momento difficile quale quella della perdita di un proprio caro, acconsento dalla donazione dei suoi organi a favore di altre persone, di alcuni pazienti che non hanno mai conosciuto».