venerdì,Aprile 26 2024

Ospedale di Oppido, il Comitato lancia un contest per tenere viva l’attenzione sulla battaglia alla salute

L’obiettivo è quello di fare eco affinché l’appello risuoni in ogni parte della Calabria e intanto sostiene anche la lotta dei cittadini di Tropea

Ospedale di Oppido, il Comitato lancia un contest per tenere viva l’attenzione sulla battaglia alla salute

Continuano le iniziative del “Comitato spontaneo 19 febbraio” per cercare di salvare e riportare in auge l’ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina, garantendo così una risposta sanitaria adeguata agli abitanti della fascia preaspromontana della Piana di Gioia Tauro, fortemente penalizzati dal fatto che l’unico ospedale “vicino” sia quello di Polistena. Continuando a mantenere, dopo circa due mesi e mezzo il presidio permanente, il Comitato fa di tutto per tenere alta l’attenzione sul nosocomio, mettendo in campo varie iniziative atte a smuovere le coscienze di chi di dovere. Dopo i flash mob, i cortei, le lettere e gli appelli, il Comitato ha deciso di lanciare una sorta di contest sui social.

Il contest

«Individua un punto della tua città o della città in cui ti trovi per scattare una fotografia – propone il Comitato -. Scrivi su un foglio le seguenti parole: “Anche (nome della città es. Roma – Bologna – Milano) chiede che il Maria Pia di Savoia venga riconosciuto come Ospedale di zona disagiata”. Scatta una foto dove sia ben visibile il cartello con la scritta indicante la città e la tua richiesta. Posta la tua foto sui social e tagga la pagina “Comitato 19 febbraio a difesa Ospedale Oppido M.” e scrivi: #comitato19febbraio». Un’iniziativa tanto semplice quanto significativa, per far comprendere a tutti l’importanza di avere un presidio ospedaliero in una zona altamente penalizzata dalla mancanza di infrastrutture adeguate per poter percorrere i tantissimi chilometri di distanza per raggiungere l’ospedale di Polistena o addirittura quello di Reggio Calabria, in emergenza.

L’unione fa la forza

Ma il Comitato non si batte solo per il proprio ospedale. Lo scorso 30 aprile infatti, rappresentato dalla portavoce Margherita Mazzeo e dal presidente del comitato “Ci siamo rotti” Mariano Mazzullo, ha sposato la causa dei cittadini di Tropea e delle zone limitrofe, ritrovandosi fianco a fianco con gli organizzatori del sit-in di protesta svoltosi a Santa Domenica di Ricadi. «Lì dove si lotta a favore di una sanità equa, giusta e a misura di persona, il Comitato 19 febbraio è presente, perché nessuno si senta solo – ha scritto sulla propria pagina Facebook, a corredo delle foto scattate quel giorno -. Abbiamo ribadito quanto sia importante creare una rete di Comitati uniti dall’unico ambizioso obiettivo di garantire a tutti i calabresi il diritto alla salute. Non per mero campanilismo, ma per ribadire quanto sia importante la lotta che parte dal basso, abbiamo anche raccontato la nostra storia e soprattutto abbiamo invitato tutti i presenti a venire a Oppido per conoscere da vicino la nostra realtà. È stato un intenso pomeriggio di confronto, partecipazione, civismo e lotta. Vi aspettiamo a Oppido!».

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