Reggio, focus su Oncologia tra la nuova rete regionale e la prospettiva del polo a Polistena – VIDEO

«Dopo una prima diagnosi sbagliata, è stato riscontrato un tumore alla laringe e alla gola al penultimo stadio. Era il 2016. Dopo, essere stato curato tra Napoli e Cosenza, oggi sono qui, sto bene e sorrido alla vita. La buona sanità esiste anche in Calabria».

Ha scritto un libro dal titolo «Amati sempre» per dare risonanza alla sua esperienza positiva e donare speranza, Sergio Giannino del Giudice, intervenuto in occasione della tavola rotonda su oncologia prevenzione e ricerca svoltasi a Reggio, presso il polo culturale Mattia Preti del Consiglio Regionale della Calabria.

La memoria e l’impegno

«Questo appuntamento – ha spiegato la garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli – si inquadra nell’ambito degli impegni assunti in occasione della scorsa giornata mondiale contro il Cancro in cui abbiamo ricordato Lilia Gaeta, giudice già componente della Corte d’Appello e presidente della II sezione penale, mancata dopo aver lottato a lungo e coraggiosamente contro un tumore. L’atto di ricordare non è stato fine a sé stesso. Per questo siamo qui oggi con tutti i livelli istituzioni. Siamo qui per dare continuità e concretezza a quel percorso. Ricordiamo coloro che ci hanno lasciato ma soprattutto impegniamo istituzioni, medici, associazioni di pazienti, ciascuno per le proprie competenze, a contribuite alla prevenzione e alla ricerca per contrastare le patologie oncologiche».

La garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli ha ricordato l’iniziativa dello scorso febbraio, promossa dalla Uicc, Union for International Cancer Control, nell’auditorium Cosimo Fazio della Scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria. Presente allora come oggi il marito di Lilia Gaeta, Luciano Gerardis, già presidente della Corte di Appello di Reggio Calabria.

Finalmente la rete oncologica in Calabria

Un dibattito essenziale in una regione come la Calabria che solo di recente si è dotata di una rete oncologica.

«Nominati lo scorso marzo, ci siamo messi subito a lavoro per cercare di uniformare le attività oncologiche della nostra regione rispetto al resto del Paese. Le altre regioni hanno già da tempo una rete. La Calabria è anche gravata da una grossa emigrazione verso le strutture del centro del Nord. In questa regione – ha spiegato Gianfranco Filippelli, coordinatore della rete oncologica della Regione Calabria – ci sono delle eccellenze ma vanno organizzate meglio. Dobbiamo implementare le attività e le risorse strutturali e il personale, senza dimenticare la mancanza di medici specialisti che pesa sul sistema regionale.

Il primo step della rete sarà quello di cercare di prendere in carico i pazienti oncologici, salvandoli dal ginepraio di richieste di esami e impegnative in cui purtroppo ricadono. Creeremo delle macro aree, la zona nord, centro e sud, e delle sub commissioni che coinvolgeranno per patologia la maggior parte dei professionisti calabresi, partendo da quelli che abbiamo. Saranno costituiti dei gruppi oncologici specializzati e snelli, composti da un oncologo, un chirurgo, un radioterapista, uno psicologo, un anatomopatologo, un genetista. L’approccio multidisciplinare è ormai essenziale.

Siamo al lavoro e ci verranno in aiuto anche le importanti collaborazioni con la regione Campania e la regione Siciliana. Quanto finora elaborato passerà al vaglio del commissario ad acta. Ciò renderà vincolante il programma per i direttori generali delle varie asp territoriali, che dovranno attuare il programma». Così ha spiegato ancora Gianfranco Filippelli, direttore unità operativa complessa di Oncologia dell’ospedale di Paola e coordinatore della rete oncologica della Regione.

Tumori e prevenzioni nella provincia Reggina

«Quando sono arrivata in Asp a Reggio, il registro Tumori era già una risorsa ben funzionante. Questo strumento -ha spiegato la direttrice dell’asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia – ci consegna oggi un quadro in cui il tumore più diffuso nella provincia di Reggio è quello alla prostata. Esso è seguito da quello al colon retto, che invece è il terzo più diffuso su scala nazionale ed europea dopo quello al polmone. Noi siamo già attivi sul fronte della prevenzione con lo screening gratuito. La cittadinanza può recarsi in farmacia per ritirare il kit.

La prevenzione e anche la cura con il progetto che stiamo per realizzare con l’allestimento di un polo oncologico anche nella zona del territorio metropolitano reggino oggi scoperta, ossia la Piana. Con le strutture a Reggio Calabria (il nostro hub), Melito Porto Salvo e Locri, presto ci sarà anche quella di Polistena, dove presto renderemo fruibili le terapie orali e la chemio», ha spiegato ancora la direttrice generale dell’asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia.

Le nuove frontiere: l’oncologia di prossimità

In una regione in cui c’è anche tanto su cui lavorare, è comunque necessario guardare alle nuove frontiere, come quella dell’oncologia di prossimità, richieste dai dettami europei.
«Il potenziamento delle cure domiciliari e l’erogazione di farmaci attraverso la rete di teleassistenza e telemedicina, ci consentiranno di monitorare l’utilizzo e i dosaggi terapeutici. Questa è una delle sfide che sono certa la rete regionale coordinata da Gianfranco Filippelli contribuirà ad affrontare», ha spiegato Simona Loizzo, deputata e presidente dell’intergruppo parlamentare su Sanità e terapie digitali.

Prevenzione e ricerca

Cura, prevenzione e ricerca, restano imprescindibili per salvaguardare la salute anche del paziente oncologico.

«La presa in carico multidisciplinare del paziente oncologico è quello che oggi forse manca. Il supporto anche di uno psicologo per chi viene a contatto con questa malattia è fondamentale, non solo per il malato ma anche per i familiari. Detto questo, i pilastri in questo campo restano la prevenzione e ricerca. Stiamo procedendo proprio con una riorganizzazione. Tra i primi atti dell’intergruppo che presiedo è stata proprio l’avvio di una interlocuzione con la fondazione Umberto Veronesi», ha spiegato la senatrice e presidente dell’intergruppo parlamentare su Oncologia, prevenzione, ricerca e innovazione, Tilde Minasi.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google