Ex ospedale di Scilla, il comitato non crede alle promesse dell’Asp: «Presentato progetto irrealizzabile»

Durante il sit in organizzato ieri dal comitato pro Casa della salute di Scilla è emerso tutto il malcontento degli sillesi dopo l’incontro con il commissario dell’Asp Lucia di Furia.

Dopo la decisione di chiudere l’ex ospedale di Scilla, ritenuto strutturalmente non sicuro, il comitato di cittadini ha continuato a lottare per non vedere svanire la speranza di una rinascita per la gloriosa struttura dello Scillesi d’America. 

L’incontro

Il 24 luglio il commissario dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia ha incontrato il comitato. Alla presenza di alcuni funzionari e dei sindaci di Gioia Tauro, Siderno e Roghudi.  

«Nel corso dell’incontro il commissario ci ha illustrato un progetto futuristico. Delle slide, che non ci sono state consegnate, dove si vedeva una struttura degna dei film americani». Lo ha confermato Carolina Cardona presidente del comitato.

Una bella prospettiva a cui i cittadini non credono minimamente e che hanno visto come l’ennesimo tentativo di calmare le acqua gettando fumo negli occhi. «Per quel tipo di struttura ci vorranno 15 milioni di euro che non ci sono. Per questa struttura ne sono stati finanziati solo 8. Inoltre, non ci sono i tempi di realizzazione. Anzi, rischiamo di perdere anche il finanziamento che, ricordiamo, è stato stanziato nel 2012 e mai speso».

La politica

E il malcontento è stato urlato a voce unanime nei confronti di una classe politica che «ha raccolto voti per poi sparire. Tanto il deputato Francesco Cannizzaro che il senatore Nicola Irto sono stati chiamati più volte a farsi carico delle sorti dell’ospedale senza dare mai la disponibilità neanche per un incontro». La presidente Cardona ha spiegato come ai due esponenti parlamentari reggini il comitato voleva chiedere una interrogazione parlamentare. Invece, nulla la politica ha dimenticato l’ex ospedale di Scilla.

Promesse disattese

Ma delle promesse i cittadini e il comitato pro casa della salute di Scilla sono ormai stanchi. E sul bel progetto presentato, pur apprezzandone l’idea, rimangono scettici. Soprattutto, relativamente alle tempistiche che, conoscendo la burocrazia e i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, lasciano poco da sperare. I prossimi passi delineati dopo il sit-in e dopo l’incontro con i commissari, prevedono un incontro con il legale del Comune per intraprendere una azione unanime e chiedere di accelerare i tempi per non perdere anche i finanziamenti ottenuti.

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