lunedì,Giugno 17 2024

Ospedale di Locri, Mammoliti presenta esposto in Procura contro Occhiuto e Di Furia

Nel mirino del presidente del tribunale per i diritti del malato il governatore Occhiuto e il commissario Asp Di Furia. «Gestione della struttura indegna e folle»

Ospedale di Locri, Mammoliti presenta esposto in Procura contro Occhiuto e Di Furia

Il presidente del tribunale per i diritti del malato Pino Mammoliti ha presentato stamane un esposto-denuncia alla Procura di Locri «contro il commissario regionale della sanità Roberto Occhiuto e contro la manager dell’azienda ospedaliera di Reggio Calabria Lucia Di Furia e ogni altro soggetto istituzionale che l’autorità giudiziaria riterrà responsabile in concorso ed a vario titolo, per reati commessi in danno degli abitanti della Locride, derivanti dalla folle e indegna gestione dell’ ospedale di Locri.

Durante gli ultimi sei mesi di attività di controllo e di segnalazione relative a disagi e ritardi di soccorso provenienti da cittadini della Locride – si legge nella denuncia – lo scrivente ha più volte sollecitato la manager aziendale Di Furia, a prendere atto e conseguenzialmente intervenire rispetto alle sollecitazioni rivolte dagli utenti della Locride. A nulla sono valse istanze e denunce pubbliche anche attraverso il profilo social dello scrivente e numerosi articoli di testa ed emittenti territoriali. Il silenzio e l’indifferenza hanno soffocato ogni speranza di normalizzazione del nosocomio locrese».

Nello specifico Mammoliti ha denunciato «l’assenza di strumento per ecocardiogramma e totale non funzionamento degli holter cardiaci, l’inesistenza di letto medicale per effettuare visite precedenti l’applicazione di eventuali pacemaker, nonché la mancanza di macchinari di soccorso». Intanto da stamane la tac dell’ospedale locrese ha ripreso a funzionare, mentre alla famiglia della donna di Gioiosa Jonica che venerdì scorso ha dovuto aspettare sette ore prima di conoscere l’esito dell’esame diagnostico (effettuato poi a Polistena) sono pervenute le scuse per il disagio arrecato da parte del commissario Asp Lucia Di Furia.

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