sabato,Aprile 27 2024

La lotta al tumore passa dalla ricerca: la fondazione Jole Santelli al Gom per donare sorrisi

Consegnati circa mille Scrigni di Jaja contenenti prodotti alimentari speciali ai pazienti oncologici di Locri, Melito di Porto Salvo e Reggio Calabria

La lotta al tumore passa dalla ricerca: la fondazione Jole Santelli al Gom per donare sorrisi

Con il suo contenuto vuole contribuire, in piccola parte, a migliorare la vita quotidiana dei pazienti oncologici. Oggi, circa 1.000 cofanetti sono stati donati alle strutture ospedaliere di Locri, Melito di Porto Salvo e Reggio Calabria. Un cofanetto ricco di speranza per contribuire, in piccola parte, a migliorare la vita quotidiana dei malati oncologici.

La donazione

È lo “scrigno di Jaia”, dal nomignolo con cui in famiglia veniva chiamata Jole Santelli, la prima presidente donna della Regione Calabria, scomparsa nell’ottobre 2020, otto mesi dopo la sua elezione. 
Promossa dall’associazione jolesantelli.org, per iniziativa delle sorelle di Jole, Roberta e Paola, lo scrigno di Jaia parte dall’idea che una maggiore attenzione alimentare può essere di grande aiuto per i pazienti oncologici.

Il progetto

«È un progetto realizzato con Jole e per Jole – ha spiegato Roberta – È tutto molto studiato. Siamo partiti dall’assunto che l’alimentazione gioca un ruolo primario nella prevenzione e nella cura non solo delle patologie tumorali. È un sogno di speranza. Non è di solidarietà, ma di vicinanza, di calore, un invito a continuare a credere nella vita». 

I prodotti sono eccellenze agroalimentari calabresi. «Sapori e profumi della nostra terra – ha detto Roberta – perché olfatto e gusto sono i sensi quelli che vengono meno nel post terapia». 

Sono ricchi di flavonoidi: spremuta di bergamotto di Reggio e miele, cipolla rossa di Tropea, olio extra vergine di oliva, saponetta di cedro di Calabria. Nel cofanetto anche un vademecum scritto da un biologo nutrizionista con consigli e raccomandazioni per fronteggiare i disturbi della chemioterapia. Completa la dotazione dello scrigno un diario, come supporto psicologico cui affidare i propri stati d’animo e, perché no, le difficoltà.

«Una iniziativa molto intelligente e attenta nei confronti dei malati oncologici, pazienti molto fragili sia sotto il profilo psicologico che quello fisico» ha detto il commissario straordinario del Gom Gianluigi Scaffidi. Per il presidente della Giunta Roberto Occhiuto lo scrigno vuole ricordare Jole Santelli in una dimensione molto caratteristica. «Jole – ha ricordato – era molto solidale con quelli che soffrivano e quando descriveva la Calabria, così come fa questo scrigno, non parlava dei problemi che affliggevano la nostra regione, ma delle opportunità e qualità».

I prodotti

Non esiste un piano alimentare buono per ogni paziente oncologico, ma è certo che un grande aiuto può derivare da piccoli accorgimenti nutrizionali. Lo Scrigno di Jaja contiene prodotti alimentari speciali, autentiche eccellenze agroalimentari calabresi, icone e testimonial della nostra regione. Una terra bellissima tanto amata dalla nostra Jole.

Una bottiglia da 100 ml di olio di oliva: studi epidemiologici hanno dimostrato che il consumo regolare è inversamente correlato ai vari tipi di tumore anche se, nella maggior parte dei casi, non sono ancora chiari i meccanismi della sua azione preventiva e di protezione nelle recidive.

Una premuta di bergamotto e miele: bevanda energizzante, utilizzata da atleti e sportivi per le sue caratteristiche organolettiche. E ricca di flavonoidi.

Un barattolo di miele: alimento curativo superlativo se di ottima qualità. Alcuni studi pubblicati su riviste scientifiche ne hanno esaminato l’impatto contro lo sviluppo e la progressione dei tumori.

Una confezione di cipolla di Tropea essiccata: ha molteplici proprietà benefiche. È ricca di flavonoidi, ricca di potassio, magnesio, ferro e vitamina A, favorisce la diminuzione del colesterolo e dei trigliceridi.

Sapone al cedro: l’aromaterapia è efficace per il trattamento dell’ansia, della depressione e per il miglioramento dei disturbi collegati alla qualità della vita.

Un opuscolo informativo: realizzato da un biologo nutrizionista, contiene indicazioni e consigli sull’alimentazione dei pazienti oncologici.

Un’agendina: è un piccolo diario su cui appuntare le proprie emozioni e stati d’animo. Mettere su carta i momenti positivi, le difficoltà e i traguardi raggiunti aiuta a gestire un percorso che non deve essere solo orientato alle cure, ma anche di forza interiore.

“Quando una persona subisce un attacco così violento alla propria vita, quando il dolore fisico si fa radicale incomprimibile, allora quella persona ha due strade: deprimersi e farsi portare via dalla corrente, scegliere che il destino scelga per lei oppure attivarsi, concentrarsi e soprattutto ribellarsi”.

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