Taurianova, Sabina affetta da Sla compie 39 anni: «Non faccio conti, pensare è vivere»
Festa di compleanno con il marito Sergio, che intanto chiede aiuto anche all’assessore regionale Staine, il figlio e tutti gli operatori socio-sanitari e specialisti che l’hanno accudita in questi anni
Ionele Sabina Radu domenica ha compiuto 39 anni, ma da quattro è malata di Sla. La giovane donna di Taurianova, ha festeggiato insieme a suo marito Sergio – che ormai da tempo si batte per garantire alla moglie le cure e l’assistenza necessarie – al figlio Claudio e a tutti gli operatori socio-sanitari e specialisti che in questi anni l’hanno accudita. Una festa semplice, con una torta e tanto amore per Ionele, che si è sentita al sicuro, circondata dalla sua famiglia e dalle persone a lei care.
Un giorno speciale per lei, in cui sorride ed è felice. Nelle foto di rito, il suo volto è sereno, non indossa la mascherina che la aiuta a respirare e sembra quasi che quella grave malattia, contro cui combatte ormai da quattro anni, sia sparita. Però purtroppo non è così, è sempre presente e progredisce, ma Ionele nel giorno del suo compleanno non se ne cura, anzi dimostra che non si arrende, che lotta e che quella spada di Damocle che pende sulla sua testa non le fa paura.
Lo dimostra il messaggio che ha voluto venisse scritto su un cartoncino e sistemato vicino alla torta: «Oggi sono 39. La malattia ne ha 4. Non faccio i conti. Né con gli anni, né con l’età, né con il tempo. Penso ai miei affetti, che sono tutti qui accanto a me. Pensare è vivere». Non si lascia abbattere Ionele, così come non si scoraggia il marito Sergio che lotta incessantemente per far ottenere alla moglie quello che le spetta. Proprio nel giorno del compleanno di Ionele, Sergio ha inviato l’ennesima missiva, questa volta all’indirizzo dell’assessore regionale alle Politiche sociali Emma Staine.
La richiesta è sempre la stessa: avere ore in più di assistenza per Ionele. Dopo aver raccontato per sommi capi la storia della moglie ed evidenziato l’aggravarsi della malattia negli ultimi mesi, Sergio ha manifestato l’impossibilità da parte sua di garantirle la giusta assistenza e l’insufficienza delle ore messe a disposizione dal Comune, chiedendo all’assessore regionale di intervenire per «trovare una soluzione al problema, in modo che mia moglie abbia garantita, dagli enti preposti, l’assistenza socio-sanitaria necessaria, in relazione al suo attuale stato di salute».