sabato,Maggio 18 2024

Gerace, l’intelligenza artificiale per studiare e combattere la criminalità organizzata

Atteso il neurologo Aglioti che ha studiato la relazione tra corpo e fenomeni mentali complessi, come l'onestà e l'omertà. Appuntamento dal 7 al 10 maggio

Gerace, l’intelligenza artificiale per studiare e combattere la criminalità organizzata

«La realtà virtuale immersiva (IVR) offre una forte immersione che simula esperienze reali, permettendo di studiare in laboratorio, in maniera etica, sicura, e realistica, scenari sociali complessi come la criminalità e le decisioni morali. Combinando l’IVR con registrazioni neurali e fisiologiche, è possibile esaminare le basi cognitive ed emotive degli atteggiamenti impliciti e le reazioni a vari contesti, superando le limitazioni delle misurazioni dirette, come quelle relative all’omertà verso la mafia. Inoltre, quando incorporano corpi virtuali diversi dal proprio, le persone possono immedesimarsi con gli stessi assumendone atteggiamenti e comportamenti. Questo “effetto Proteo” può favorire processi prosociali, come l’assistenza al prossimo, l’empatia e la riduzione di pregiudizi».

È quanto afferma il neurologo Salvatore Maria Aglioti in merito al progetto europeo eHONESTY – incentrato sulla realtà virtuale immersiva come strumento neuro-psicologico per l’educazione sociale e il contrasto alle mafie – che si chiuderà a Gerace nella settimana da martedì 7 maggio a venerdì 10 maggio. Aglioti è direttore del laboratorio di Neuroscienze Sociali alla Sapienza e della linea Neuroscienze e Società all’Istituto Italiano di Tecnologia.

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