Ospedale di comunità di Oppido, il sindaco Bruno Barillaro: «Siamo orgogliosi»
Il primo cittadino alludendo alle dichiarazioni della portavoce del Comitato spontaneo 19 febbraio Margherita Mazzeo, ha affermato che «dobbiamo essere uniti e non divisi»
«Si, c’è da essere orgogliosi». Ha commentato così il sindaco di Oppido Mamertina, Bruno Barillaro, la notizia data nei giorni scorsi dal consigliere regionale Domenico Giannetta, relativa all’approvazione del progetto definitivo per l’intervento di realizzazione dell’Ospedale di comunità di Oppido. «In qualità di sindaco e a nome di tutta l’Amministrazione comunale – ha affermato il primo cittadino – accolgo, con grande soddisfazione la notizia e plaudo al commissario ad acta Roberto Occhiuto, al direttore generale dell’Asp Lucia Di Furia, al consigliere regionale Domenico Giannetta e a tutti coloro i quali hanno contribuito a questo risultato, perché l’impegno va riconosciuto e, di fronte ai grandi temi, come quello della salute, abbiamo imparato, occorre unirsi, superare incomprensioni e contrapposizioni, mettere da parte bandiere».
Il sindaco ha quindi sottolineato che «occorre prendere atto del fatto che il nostro Comune non è stato esente dal fenomeno dello spopolamento e il nostro ospedale rischiava di non avere chances di rientrare nell’organizzazione della nuova rete ospedaliera territoriale. Invece, non solo è rientrato, ma si sta anche procedendo a passi spediti per la riqualificazione, con un investimento di oltre 2 milioni e 300 mila euro. Ed è un fatto concreto e molto importante che va nella direzione del potenziamento dei servizi sanitari dell’intera area».
Barillaro ha quindi affermato che proprio per questo «dobbiamo essere orgogliosi», evidentemente puntando il dito contro la portavoce del Comitato spontaneo 19 febbraio in difesa dell’ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina, Margherita Mazzeo, che nei giorni scorsi, proprio a Ilreggino.it, aveva detto la sua, sostenendo che non «c’è niente da essere orgogliosi, dal momento che si avrà un minus rispetto a quanto c’è ora» e che di ospedale «resterà solo il nome». «Oppido deve unirsi per il proprio Ospedale di comunità – il monito del sindaco -. Dobbiamo essere uniti e non divisi. Anche perché le cose da fare sono tante e il percorso è ancora lungo e ci chiama alle nostre responsabilità e a perseverare nell’impegno».
