lunedì,Aprile 29 2024

Taurianova, la Garante il Comune e la Regione uniti per aiutare Sabina ad affrontare la Sla

Incontro a casa della giovane paziente con Stanganelli, Giannetta e Bornino. L'obiettivo minimo rimane quello di aumentare le ore di assistenza

Taurianova, la Garante il Comune e la Regione uniti per aiutare Sabina ad affrontare la Sla

In Regione gli appelli di Sergio Carrozza, marito di Ionele Sabina Radu, la 39enne di Taurianova affetta da Sla, non sono rimasti inascoltati. Ieri sera infatti, il consigliere regionale, Domenico Giannetta, accompagnato dalla garante alla Salute, Anna Maria Stanganelli, ha fatto visita alla donna, assicurandole il suo impegno affinché, così come più volte richiesto dal marito, possa ottenere ulteriori ore di assistenza. È stata la stessa Sabina, attraverso il puntatore oculare, a chiedere aiuto ai due rappresentanti della Regione, sostenendo di non voler finire in una struttura specializzata, ma di avere la possibilità di curarsi a casa.

Attualmente Sabina usufruisce di 30 ore settimanali di assistenza domiciliare da parte di personale specializzato, fornite dal Comune, che fin dall’inizio ha cercato di soddisfare le esigenze via via rappresentate da Carrozza, giungendo al massimo attualmente erogabile in base alla dotazione finanziaria dell’Ente. Purtroppo, però, a causa dell’aggravarsi della malattia, da qualche tempo quelle ore non bastano più, spingendo così il marito di Sabina a lanciare appelli, con la speranza che venga trovata una soluzione per aumentarle. Appelli che sono stati accolti dal consigliere regionale Giannetta e ancora una volta dalla garante Stanganelli. Quest’ultima, infatti, si è già più volte occupata del caso di Sabina, aiutandola in diverse occasioni: grazie al suo intervento l’Inps sbloccò l’Home care premium.

Alla presenza dell’assistente sociale del comune di Taurianova, Giuseppe Bornino, Giannetta e Stanganelli si sono quindi impegnati a trovare, di concerto con l’Ente comunale, una soluzione per far avere a Sabina ulteriori ore di assistenza. «Noi siamo qua non per accontentarci ma per andare oltre e chiedere un qualcosa in più – ha affermato il consigliere regionale – per cui faremo di tutto per aumentare qualche ora settimanale. Ora non so dire nello specifico quanto, ma uscendo da qua qualcosa riusciremo a ottenere». Dal canto suo, la garante, ha promesso di coinvolgere Carrozza nel progetto al quale sta lavorando e che la vede impegnata a stringere rapporti con una realtà che si occupa di malattie neuromuscolari e che raccoglie al suo interno tutte le associazioni del Sud Italia che si occupano di pazienti con quel tipo di malattia.

Pertanto, Stanganelli ha proposto, nel momento in cui verranno avviate le discussioni con queste associazioni, di esporre anche il caso di Sabina e le varie difficoltà che sta affrontando, con lo scopo di unire le forze e avanzare proposte, dalle quali possano poi eventualmente scaturire proposte di legge e quant’altro, che possano giovare anche alle altre persone che si trovano nelle medesime condizioni di Sabina. I due esponenti della Regione hanno infine convenuto sul fatto che, «per il futuro cerchiamo di capire se si possono aprire delle opportunità con nuove leggi e nuovi fondi, che possano essere destinati a queste persone. È un impegno che ci prendiamo, fattibile e reale, per aiutare tutti coloro che sono nelle stesse condizioni di Sabina».

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