lunedì,Aprile 29 2024

Servizi sociali, l’ambito territoriale di Rosarno nella bufera: «Disservizi e nessuna comunicazione»

I responsabili dei servizi sociali dei vari comuni che vi fanno parte avrebbero scritto una lettera al responsabile dell’Ufficio di Piano, lamentando diverse criticità

Servizi sociali, l’ambito territoriale di Rosarno nella bufera: «Disservizi e nessuna comunicazione»

L’ambito territoriale sociale di Rosarno finisce nella bufera. Le prime avvisaglie di un generale malcontento circa l’operato dell’Ats si erano manifestate nei giorni scorsi, quando l’intero territorio venne scosso dalla notizia della paventata chiusura del Centro diurno Emmanuele di Palmi. Un rischio rientrato dopo qualche giorno, a seguito dell’accorato appello del sindaco palmese, Giuseppe Ranuccio. L’Ambito territoriale sociale però – nel quale ricadono oltre al comune di Rosarno (capofila), anche i comuni di Palmi, Gioia Tauro, Seminara, Rizziconi, Melicuccà e San Ferdinando – non è affatto uscito dall’occhio del ciclone, dal momento che dai responsabili del settore Servizi sociali dei vari comuni che ne fanno parte, sarebbe partita una lettera zeppa di “lamentele”, all’indirizzo del responsabile dell’Ufficio di Piano ambito territoriale sociale di Rosarno e per conoscenza ai sindaci dei 7 comuni che vi ricadono, attraverso la quale verrebbero elencate diverse criticità riscontrate, circa le attività afferenti i servizi sociali dell’Ats di Rosarno.

La prima contestazione, riguarderebbe la convocazione dell’ufficio di Piano – che come da regolamento approvato dalla Conferenza dei sindaci il 20 luglio del 2017, viene formalmente convocato dal responsabile per tutti i lavori e le competenze attribuite – ma che di fatto, a loro dire, ciò non avverrebbe da mesi, rendendo difficoltosa la collaborazione. I responsabili dei servizi sociali, nella loro missiva lamenterebbero il fatto che i cittadini dei vari comuni ricadenti nell’Ats di Rosarno, si rivolgano puntualmente ai loro sportelli per chiedere informazioni, cogliendoli però impreparati, dal momento che, a quanto pare, dal comune capofila, alle loro Pec, non seguirebbe alcuna risposta, generando così disservizi e confusione.

I chiarimenti

Nella lettera chiederebbero anche chiarimenti circa alcuni avvisi pubblicati a fine dicembre e inizio gennaio, ossia: l’avviso pubblico per manifestazione d’interesse per indagine di mercato preliminare all’affidamento del servizio di “Potenziamento del personale dei servizi sociali” dei Comuni dell’ambito territoriale di Rosarno; l’avviso di reclutamento per procedura selettiva mediante comparazione di curricula per il conferimento di un incarico professionale di Esperto Senior in gestione procedure amministrative e rendicontazione del progetto “Piano attuativo locale per il contrasto alla povertà”, 2021/2022; l’avviso pubblico per manifestazione d’interesse per l’indagine di mercato preliminare all’affidamento del potenziamento del servizio di “Sostegno alla genitorialità e mediazione familiare” nell’ambito delle risorse “Quota servizi del fondo povertà annualità 2021”; l’avviso pubblico per manifestazione d’interesse rivolto a enti del terzo settore, per l’attuazione di un partenariato per la coprogettazione e attuazione del pronto intervento sociale “Quota servizi del fondo povertà annualità 2021”.

Ragguagli verrebbero chiesti anche in merito all’avviso di istruttoria pubblica di coprogettazione per la selezione di un partenariato a cui affidare la realizzazione di un programma per l’implementazione del Leps (Prevenzione allontanamento familiare – Pippi), nell’ambito del Pnrr Missione 5 “Inclusione e coesione”; all’avviso pubblico per manifestazione d’interesse finalizzata per l’accreditamento dei soggetti operanti nel territorio dell’ambito n. 2 a mezzo di voucher per educativa domiciliare e primi mille giorni di vita “Quota servizi del fondo povertà annualità 2021”; all’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse rivolto a enti del terzo settore, per lo svolgimento dì un progetto di taxi sociale “Quota servizi del fondo povertà annualità 2021”; all’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse per la riqualificazione degli arredi per i servizi educativi per le scuole dell’infanzia paritarie e statali, per gli investimenti in strutture (edifici e arredi) e per i poli per l’infanzia ricadenti nell’Ambito territoriale di Rosarno, anno scolastico 2023/2024; all’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse finalizzata per l’accreditamento di soggetti formatori operanti nel territorio dell’ambito n. 2, per percorsi formativi per beneficiari di assegno di inclusione “Quota servizi del fondo povertà annualità 2021” e all’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse rivolta ai gestori dei servizi educativi e di istruzione per l’abbattimento del costo della retta sostenuto dalle famiglie, con voucher per la frequenza nei servizi educativi per la prima infanzia privati, accreditati e scuole paritarie dell’infanzia, ricadenti nell’Ambito territoriale di Rosarno.

Le criticità

Diversi sembrerebbero essere anche i servizi che presenterebbero criticità, quali i servizi di assistenza domiciliare, nello specifico il servizio di assistenza domiciliare a valere sul fondo di non autosufficienza (Fna), che parrebbe non venire erogato da mesi. Peraltro, a fine dicembre, sarebbe stata composta la commissione giudicatrice per le domande pervenute per l’avviso pubblico relativo all’assistenza domiciliare a valere sul Pac Anziani, ma non si conoscerebbe ancora l’esito dell’istruttoria né la data entro la quale attivare i servizi. Sempre a fine dicembre, è stata approvata la graduatoria definitiva del fondo “Dopo di noi” con tanto di comunicazione ai beneficiari, ma, a quanto pare, non si conoscerebbero ancora i tempi e le modalità di avvio.

Criticità anche per l’assegno di inclusione e supporto formazione e lavoro. Con decreto n. 156/2023, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ha previsto le modalità e le forme di attivazione dei Progetti utili alla collettività (Puc) per i percettori di Assegno di inclusione (Adi) da svolgere presso il Comune di residenza. La mancata partecipazione ai Puc da parte dei beneficiari dell’Adi, tenuti agli obblighi nel caso in cui l’impegno sia previsto nel Patto di inclusione sociale ovvero nel Patto di servizio, comporta la decadenza dal beneficio. Viene però previsto che i Comuni e le altre amministrazioni pubbliche titolari, eventualmente per il tramite dei Comuni, attivino, mediante la piattaforma GePI, in favore delle persone coinvolte nei Puc, idonee coperture assicurative all’Inail contro gli infortuni e le malattie professionali connesse allo svolgimento delle attività previste dal Puc, nonché per la responsabilità civile verso terzi.

Il comune capofila di ogni ambito ha il compito di assumersi l’onere della spesa riguardo le assicurazioni obbligatorie da attivare per i percettori del beneficio economico, ma a quanto pare, Rosarno non avrebbe fatto sapere nè i tempi nè la disponibilità per gli Enti degli importi da poter utilizzare per le assicurazioni obbligatorie da attivare prima dell’avvio dei progetti utili alla collettività, col rischio che per i cittadini beneficiari del sussidio economico, questo decada. Oggetto di critica sarebbe anche il mancato invio dell’elenco delle strutture autorizzate e convenzionale con l’Ats di Rosarno, fondamentale per il servizio sociale professionale che svolge quotidianamente servizi sul territorio, il più delle volte con urgenze da gestire. Infine, grosse lacune sarebbero state riscontrate in merito all’assistenza educativa domiciliare, che non verrebbe più garantito. In conclusione, i responsabili dei servizi sociali nella loro lettera chiederebbero un intervento immediato e risolutivo a tutte le problematiche segnalate.  

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