mercoledì,Maggio 8 2024

La legge di stabilità del 2020 offre nuove possibilità ai Comuni

Accolte le richieste dell'Anci. Nella manovra del Governo inseriti l'incremento del Fondo di solidarietà comunale e le anticipazioni di tesoreria. Prevista anche l'unificazione di Imu e Tasi

La legge di stabilità del 2020 offre nuove possibilità ai Comuni

di Francesco Bolognese

«A pagare non possono essere i Comuni. Penalizzare gli Enti locali sarebbe un colpo mortale al welfare, si rischia di fare cassa, come spesso è avvenuto in passato, a discapito di servizi essenziali che i Comuni già garantiscono con mille difficoltà, alle prese con bilanci sempre più risicati e ingessati da continui tagli e decurtazioni». Non le avevano mandate a dire i primi cittadini, compreso il sindaco Giuseppe Falcomatà, alla vigilia della stesura della legge di stabilità in occasione del confronto tra delegazione Anci e Governo.

A conti fatti il “bottino” sembra incoraggiante. Spicca, tra gli altri, «l’incremento  del Fondo di solidarietà comunale per un importo di 100 milioni di euro per 2020, 200 milioni di euro per il 2021, 300 milioni di euro per il 2022, 330 milioni per il 2023 e 560 milioni a decorrere dal 2024. Si tratta del recupero chiesto da Anci lo scorso anno, anche in sede giudiziale, delle risorse che dovevano essere restituite a partire dal 2019 per il venir meno del taglio previsto dal dl 66/2014».

Parimenti sono previste anticipazioni «di tesoreria (dal 2020 al 2022 l’anticipazione rimane fissata ai 5/12 delle entrate correnti (comma 555) e di liquidità CDP (prevista anche per il 2020 la possibilità di usufruire di ulteriore liquidità per pagamenti di debiti certi liquidi ed esigibili al 31/12/2019)».

Contestualmente,  per il debito degli enti locali, «a partire dal 2020 (ma con effetti prevedibili dal 2021) si avvia un’operazione di abbattimento dei tassi di interessi praticati agli enti locali attraverso la ristrutturazione del debito (comma 557)».

L’elenco  prosegue, tra le altre cose,  con “l’unificazione Imu/Tasi.” A tal proposito  siamo al cospetto   «di una semplificazione a favore sia dei  contribuenti che degli uffici comunali, che non comporta alcun aumento della pressione fiscale e stabilizza gli attuali limiti di aliquota, compresa l’eventuale maggiorazione Tasi (0,8 per mille), per i soli Comuni che l’hanno applicata (commi 738-783)».

È altresì   previsto «il superamento dei vincoli per lo scorrimento delle graduatorie. Si prevede che le graduatorie concorsuali approvate dal 2012 al 2017 siano utilizzabili sino al 30 settembre 2020,mentre  le graduatorie approvate negli anni 2018 e 2019 sono utilizzabili entro tre anni dalla loro approvazione. A regime, a partire dal 2020, le graduatorie avranno una vigenza biennale». Da ultimo emergono «il rifinanziamento fondo sentenze esecutive a seguito calamità e cedimenti strutturali (co. 877) e la revisione di alcuni criteri  applicativi della riforma della spesa per il personale (co.853)».

La priorità adesso è la trasmissione online entro le ore 24 del 15 gennaio 2020 della certificazione per ottenere  «il contributo  per la spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio degli enti locali, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade», previsto dalla legge di stabilità 2020.

Senza dimenticare, anzi intensificando, il recupero dell’evasione fiscale, che tante risorse drenano al rilancio della città dello Stretto.

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