venerdì,Aprile 26 2024

Catona ed il suo Stretto nella seconda edizione di “Oro, incenso e mirra”

Cultura, poesia, storia, archeologia e arte, legati dalle esecuzioni musicali di Fulvio Cama che ha curato la direzione artistica dell’evento

Catona ed il suo Stretto nella seconda edizione di “Oro, incenso e mirra”

Catona ed il suo Stretto nella seconda edizione di “Oro, incenso e mirra”. Si è svolto ieri pomeriggio, nella sala convegni della scuola superiore per mediatori linguistici diretta dal Luigi Rossi, l’evento artistico – culturale “Oro, Incenso e Mirra“ giunto alla seconda edizione e che diventa un gradito appuntamento fisso dell’Epifania catonese.
Quest’anno il tema è stato “Catona ed il suo Stretto“ ed ha visto coinvolti il mondo della cultura, della poesia, della storia, dell’archeologia e dell’arte, legati assieme dalle esecuzioni musicali di Fulvio Cama che ha curato la direzione artistica dell’evento, facendo gli onori di casa e accogliendo i graditi ospiti che si sono avvicendati durante la serata, molto applaudita dal numeroso pubblico presente che ha riempito la sala, nonostante il gelido vento di Tramontana non fosse d‘invito ad uscire di casa.


Tra i protagonisti dell’evento Daniele Castrizio, ordinario di Numismatica all’Università di Messina che, con il suo inconfondibile stile, gradevole e accattivante, ha parlato dell’importanza di Catona nello Stretto dal punto di vista storico, sottolineando come sia stata importante crocevia al centro del Mediterraneo ed importante porto soprattutto nel periodo angioino.
Castrizio è riuscito anche a tenere col fiato sospeso l’attento pubblico catonese, rivelando che potrebbero esserci delle grandi sorprese legate all’archeologia del territorio catonese, che riveleranno una sua importanza storica ad oggi sconosciuta.
Gli interventi di Nanni Barbaro, fondatore e regista del gruppo teatrale “Archiviati“, e di Antonino Santisi, fondatore del “Salotto dei Poeti“, hanno fatto immergere la serata nel fantastico mondo della poesia, leggendo ed interpretando delle loro composizioni poetico letterarie ed alcune opere firmate dal catonese Michele Musolino.
Mario Caserta, ha invece curato un bel capitolo dedicato al padre, Antonino Caserta, presentando una mostra video-fotografica tratta dagli archivi storici di famiglia, che si è rivelata una nostalgica finestra su Catona d’un tempo e leggendo delle poesie tratte da alcune raccolte edite negli anni dall’indimenticabile Prof. Caserta, Maestro catonese di scuola e di vita.

Il tutto è stato intervallato dalle musiche e dai canti composti ed eseguiti da Fulvio Cama che è riuscito a raccontare, in un condensato di emozionanti melodie poetiche, una “Catona nello Stretto“, nel bel mezzo dell’interazione delle strabilianti forze della natura che stanno tra i movimenti di terre e di mari, tra l‘Etna e lo Stromboli, il Peloro e l’Aspromonte. C’è anche stato lo spazio per un inedito blues composto dal musicantore catonese su una poesia del 1987 di Michele Musolino, che descrive una Reggio dell’epoca, ma che si rivela di una straordinaria attualità, e per l‘esecuzione di “Chi cosa bella è la Primavera“, testo di N. Giunta e musica di Pasquale Benintende (apprezzatissimo compositore catonese del secolo scorso), per concludere infine con un brano tratto dall’ultimo lavoro discografico pubblicato da Fulvio Cama nel 2016 “L‘Agorà del Cantastorie“, che racconta il miracolo di San Francesco di Paola che attraversa lo Stretto.
Sono intervenuti inoltre Demetrio Delfino, Presidente del Consiglio Comunale ed Irene Calabrò, Assessore al Patrimonio Culturale, che anche quest’anno hanno presenziato all’evento, dimostrandosi sensibili ed attenti al territorio catonese ed ai suoi artisti.

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