Rifiuti, Pizzimenti “striglia” Falcomatà: «Degrado diffuso in città»
Il presidente dell'associazione "Cittadini per il Cambiamento" al sindaco: «Situazioni emergenziali difficili da fronteggiare»
«Tenere pulita la città, rifare il manto stradale in tutte quelle arterie cittadine che l’usura ha reso impraticabili e garantire l’acqua nelle abitazioni dei contribuenti, sono servizi essenziali ed indispensabili che ogni sindaco deve assicurare ai suoi concittadini. La città di Reggio Calabria ormai è immersa in un degrado talmente evidente e diffuso che numerosi reggini, in una città stanca e rassegnata, sono stati costretti ad organizzare in modo spontaneo riuscite manifestazioni di piazza con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del Governo cittadino su quei problemi emergenziali che travagliano la città».
E’quanto afferma il presidente dell’associazione “Cittadini per il Cambiamento”, Nuccio Pizzimenti che continua: «La vicenda relativa alla raccolta differenziata dei rifiuti e le sopraggiunte complicazioni dopo il diniego manifestato dalla società Avr rispetto alla proroga del servizio formulata da Palazzo San Giorgio, ha creato, nella stragrande maggioranza dei reggini, profonda preoccupazione anche per la possibile insorgenza di pericolose epidemie. E’ vero che le discariche dove conferire i rifiuti sono ormai sature, ma è anche vero che il sindaco Falcomatà, pur sapendo che il contratto con la società Avr sarebbe scaduto nel mese di dicembre del 2019, avrebbe dovuto predisporre gli atti e le procedure amministrative in tempo utile per appaltare il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti ad una nuova società attraverso un bando ad evidenza pubblica, oppure trasferire il medesimo servizio, avendo la necessaria copertura finanziaria per mettere in piedi un piano industriale, alla società in house, “Castore”. Invece è capitato che l’uomo solo al comando, a causa delle sue distrazioni, ha complicato ulteriormente le cose al punto che ha dovuto emettere una ordinanza urgente costringendo la società Avr, dopo il rifiuto della proroga, a continuare il servizio fino al mese di giugno. Governare una città senza avere una idea di città è stato il paradosso del sindaco Falcomatà. Una lacuna, questa, che lo ha portato a copiare idee ed iniziative sostenute e portate avanti dalle Amministrazioni comunali che lo hanno preceduto. Infatti, all’inizio della consiliatura, dopo avere bistrattato senza nessuna esitazione il waterfroont, progetto realizzato dall’archistar internazionale Zhaa Hadid, definendolo come una “cattedrale nel deserto”, oggi, il vanesio Falcomatà, lo ha “benedetto”, osannato e definito come un progetto importante in grado di cambiare il volto della città. Nonostante le lacune, le distrazioni e la mancanza di lungimiranza politica, il primo cittadino ha trovato persino l’ardire di manifestare la volontà a ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative».
«La mancanza di confronto politico all’interno della maggioranza sui problemi complessivi della città e sul “rumoroso” passaggio verso altri schieramenti politici da parte di alcuni Consiglieri comunali di maggioranza in possesso di deleghe importanti – ha espresso – ha portato il capogruppo del Pd in consiglio Comunale, Antonio Castorina a strigliare il sindaco Falcomatà al punto che l’uomo solo al comando, per comporre lo strappo fin troppo evidente, dopo un vertice di maggioranza blindatissimo per discutere sulle “intemperanze” del medesimo capogruppo, è stato costretto a nominare “una task-force che dovrà coadiuvare il vicesindaco, Armando Neri lungo il percorso tracciato dalla squadra di governo cittadino. Si tratta di soluzioni disperate e inconcludenti che sembrano assomigliare alla decisione fin troppo puerile di chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. Poiché la città ormai è allo sbando, il Pd, responsabilmente, dovrebbe chiedere scusa ai cittadini per non essere riuscito con il sindaco Falcomatà a mutare le sorti della città».
Secondo Pizzimenti «Reggio, per crescere, ha bisogno di un sindaco che abbia una idea di città, che sappia guardare avanti e individuare approdi fecondi ed economicamente promettenti. Il primo cittadino ha avuto a disposizione cinque anni di consiliatura per dimostrare le sue capacità politiche, mentre i risultati ottenuti sono quelli che la città è avvolta dal degrado e da situazioni emergenziali che sarà difficile anche al nuovo sindaco, che i reggini eleggeranno la prossima primavera, fronteggiare e risolvere».