Dolore e lacrime per l’ultimo saluto a Carlo Alberto Restuccia

Dolore, rabbia e commozione per l’ultimo saluto a Carlo Alberto Restuccia. Un’anima fatta di musica e sogni, un ragazzo ancora troppo giovane per morire che lasciato una famiglia distrutta dal dolore ma che ha salvato tante vite con la donazione degli organi.

La chiesa di San Domenico non ha contenuto i tanti accorsi a dare un ultimo saluto al 25enne scomparso tragicamente in un terribile incidente stradale. Nessuno, probabilmente, si darà mai una reale spiegazione, ma di certo quei palloncini bianchi lasciati volare liberi in cielo dai tanti amici di Carlo, simboleggiano la bontà di una vita finita troppo presto e dei tanti sogni che, invece, non moriranno mai.

Una lettera struggente, un omelia per ricordare quel giovane dal grande talento che amava suonare e divertirsi e tanto dolore per quel vuoto incolmabile che Carlo ha lasciato.

Un giovane non c’è più ma cresce la consapevolezza che tra i giovani è necessario fare molta attenzione per sensibilizzarli sui rischi che si corrono alla guida perché nessun giovane e nessuna famiglia può vivere una simile tragedia, nessuno può e deve sopportare un dolore così grande. Carlo non c’è più ma continuerà a vivere negli occhi e nel cuore di tutte le vite che ha salvato.

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