Coronavirus, le linee guida Inail per lidi, spiagge e ristoranti

L’Inail e l’ISS hanno redatto un documento con le linee guida da seguire nella ‘fase 2’ che prevede, tra le altre cose, la riapertura di stabilimenti balneari e ristoranti. Lo scopo è quello di “garantire la ripresa delle attività, successiva alla fase di lockdown, assicurando allo stesso tempo la tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza”.

Le spiagge e i lidi

La distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo. Per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate, viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie.

Si raccomanda, inoltre, di favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web. Vanno inoltre differenziati, ove possibile, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara.

Si ritiene “opportuna l’adozione da parte delle autorità locali di piani che permettano di prevenire l’affollamento delle spiagge, anche tramite l’utilizzo di tecnologie innovative”. “E’ necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata”.

“Evitare la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti giochi di gruppo e, per lo stesso motivo, deve essere inibito l’utilizzo di piscine eventualmente presenti all’interno dello stabilimento”. Secondo quanto scritto, “gli utenti indossano la mascherina al momento dell’arrivo, fino al raggiungimento della postazione assegnata e analogamente all’uscita dallo stabilimento. Vanno installati dispenser per l’igiene delle mani a disposizione dei bagnanti. Per quanto concerne le docce esse devono essere previste all’aperto, con garanzia di una frequente pulizia e disinfezione a fine giornata”

“Dovranno essere affissi nei punti di accesso alle spiagge libere cartelli in diverse linguecontenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere, in particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento. Va mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), – ad esempio con posizionamento di nastri“.

I ristoranti

Inail e ISS hanno anche redatto un documento per le attività di ristorazione: ecco le linee guida per la riapertura dal 18 maggio di bar e ristoranti

Il ristoratore dovrà stabilire un limite di capienza predeterminato. Nello specifico, ogni cliente dovrà avere a disposizione quattro metri quadrati. La superficie di ogni locale andrà dunque divisa limitata in base a questa disposizione. Questa capienza potrà essere rivista in caso di utilizzo di barriere divisorie. “Il layout va rivisto garantendo il distanziamento fra i tavoli – anche in considerazione dello spazio di movimento del personale – non inferiore a 2 metri e garantendo comunque tra i clienti durante il pasto (che avviene senza mascherina), una distanza in grado di evitare la trasmissione di droplets e per contatto tra persone, anche inclusa la trasmissione indiretta tramite stoviglie, posaterie”.

I clienti non dovranno utilizzare la mascherina a tavola, ma dovranno farlo mentre si è in attesa del tavolo, in fila, alla cassa o per andare in bagno. La mascherina sarà invece obbligatoria per i cuochi e per i camerieri. “Vanno eliminati modalità di servizio a buffet o similari”. “Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione, rispetto alle superfici evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, acetiere, etc.)”.

“È opportuno utilizzare format di presentazione del menù alternativi rispetto ai tradizionali (ad esempio menù scritti su lavagne, consultabili via app e siti, menù del giorno stampati su fogli monouso)”.

“Per il personale addetto al servizio ai tavoli è necessario l’uso della mascherina chirurgica per tutto il turno di lavoro e ove possibile, l’utilizzo dei guanti in nitrile; questi ultimi sono comunque sempre da utilizzare durante le attività di igienizzazione poste in essere al termine di ogni servizio al tavolo”. “È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per clienti e personale anche in più punti in sala e, in particolare, per l’accesso ai servizi igienici che dovranno essere igienizzati frequentemente. “Aspetto di rilievo è il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali confinati anche in relazione ai servizi igienici spesso privi di possibilità di areazione naturale”.

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