venerdì,Aprile 26 2024

Porto di GioiaTauro, Gianni Tripodi: «Rinuncio alla mia candidatura, ma Agostinelli va riconfermato»

LA LETTERA| Uno dei candidati calabresi alla nomina dell'Autorità di sistema portuale scrive al ministro dei trasporti De Micheli

Porto di GioiaTauro, Gianni Tripodi: «Rinuncio alla mia candidatura, ma Agostinelli va riconfermato»

«Sono un portuale di Gioia Tauro da ben 24 anni consecutivi ed uno dei 28 candidati alla nomina del presidente dell’Autorità di sistema portuale dello scalo gioiese! Pertanto ho visto nascere e crescere lo scalo che Lei adesso vorrebbe dare in gestione ad un qualsiasi burocrate (con tutto il rispetto per il dott. Chiovelli, che non conosco!) ed in qualità di candidato calabrese alla sopraccitata nomina, Le comunico che sono disposto a rinunciare ufficialmente alla mia candidatura solo per facilitare la conferma dell’attuale commissario straordinario Agostinelli Andrea; nel contempo, invito tutti gli altri 26 candidati alla suddetta presidenza a fare lo stesso!

Il “cavallo” vincente, non si cambia mai; sarebbe, da parte sua, solo un comportamento irresponsabile! Infatti non si può adesso sostituire una persona che ha fatto tantissimo per rilanciare questo importante scalo, con tutta l’esperienza ed il know-how acquisito durante questi ultimi 6 anni, sostituendolo con un altro che non conosce niente del nostro territorio e soprattutto delle problematiche che il nostro amato porto deve ancora affrontare! Premettendo che ormai tutti i calabresi che lavorano seriamente sono stanchi: del solito sciacallaggio mediatico e/o politico, che ha da sempre caratterizzato la nostra amata e martoriata regione; dei saccenti, che spuntano all’improvviso dal nulla e pronti a salire sul carro del vincitore, dopo che tutti i principali problemi sono stati sapientemente risolti.

Gentilmente, può rispondere alle seguenti domande? Perché nessuno si è fatto avanti quando: dal 2009 al 2017 le maestranze portuali di Gioia Tauro hanno lavorato in regime di cassa integrazione a rotazione, portando a casa un magro stipendio?; nell’estate del 2017 il vecchio terminalista Contship Italia ha improvvisamente licenziato 377 padri di famiglia?; nella primavera del 2019 il vecchio terminalista stava per licenziare altri 500 portuali?; sia l’ex ministro dei trasporti e delle infrastrutture Toninelli Danilo, di concerto con l’attuale commissario straordinario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Agostinelli Andrea, hanno messo finalmente, e fortunatamente, in mora il vecchio terminalista perché non aveva più alcuna evidente intenzione d’investire sul porto di Gioia Tauro?; i suddetti portuali avevano bisogno di un sostegno morale (tralasciando quello materiale!) durante le sopraccitate nefaste circostanze?

Non mi pare di aver visto la politica, escluso naturalmente il M5S, a fianco dei lavoratori, anche commissionando, da remoto, qualche articolo di facciata secondo la famigerata atavica moda italiana; e, tanto meno, non mi pare di aver visto, o sentito, neanche gli altri attuali candidati alla sopraccitata presidenza mostrare un forte interesse, o un forte attaccamento disinteressato, per questo territorio e, soprattutto per il nostro scalo, schierandosi anche in difesa dei numerosi portuali licenziati, privati della propria dignità di lavoratori e costretti, nonostante la perdita dell’entrata mensile fissa, improvvisamente anche ad affrontare i costi delle spese legali e giudiziali al fine di essere possibilmente reintegrati sul posto di lavoro! Siamo ormai stanchi delle solite sceneggiate da teatrino di basso livello!

Il commissario straordinario Agostinelli, oltre che a spianare la strada al passaggio della concessione dell’immenso piazzale tra il vecchio ed il nuovo terminalista, ha investito parecchi soldi pubblici per potenziare il nostro scalo gioiese, come per esempio: dragaggi, rifacimento del piazzale, concessione al nuovo terminalista di una banchina mobile per stoccare ulteriori containers, ecc.; ha dato luce, lustro e grande visibilità nazionale ed internazionale al nostro scalo, invitando il patron di MSC Aponte Gianluigi, ministri e politici vari; ha ostinatamente voluto che lo scalo rimanesse sempre operativo h24 durante questa fase di emergenza sanitaria mondiale, in cui tutti avevamo paura di lavorare, per l’approvvigionamento regionale e nazionale delle merci, adoperandosi, in primis, come un dannato per reperire mascherine ed altri dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, amuchina, gel igienizzante, ecc.), in una contingenza irta di ostacoli (visto che i suddetti DPI neanche si trovavano sul mercato!), cercando di garantire sempre l’incolumità di tutte le maestranze portuali, chiedendo, invano, alla presidente della regione Calabria Jole Santelli di effettuare i tamponi a tutte le maestranze; eppure, per esempio, il nostro vecchio terminalista presente a La Spezia ha recentemente collocato le sue maestranze in cassa integrazione; anche noi potevamo fare la stessa fine per la seconda volta, ma fortunatamente non è successo; ha recentemente permesso, facendo installare gli appositi dispositivi, l’ingresso in porto delle mega navi anche di notte, visto che prima non era assolutamente possibile!

Dopo 24 anni anni al servizio del suddetto scalo, penso di essere riuscito a capire che il porto di Gioia tauro non ha mai conosciuto un periodo così florido come adesso!! Infine, se lei legge i giornali, i volumi al porto di Gioia Tauro stanno attualmente crescendo a dismisura, nonostante l’attuale e naturale contingenza negativa e la conseguente contrazione dei mercati a livello mondiale; ed il prossimo 27/5 arriverà, per la prima volta, anche la nave più grande del mondo, che può essere ricevuta solo da 8 porti in tutto il mondo!

Dopo quando suddetto, adesso Lei se la sente, con tutto questo trend positivo che sta attualmente interessando lo scalo gioiese, di prendersi questa grande responsabilità nel sostituire Agostinelli, senza alcun giustificato motivo, se non per l’atavico e consueto interesse dei partiti ad occupare sempre poltrone di prestigio, con una persona che dovrebbe ricominciare tutto daccapo? E se con la dirigenza del nuovo burocrate, l’attuale trend dovesse improvvisamente subìre una frenata d’arresto o, addirittura, invertire il senso di marcia, tutti i portuali di Gioia Tauro, più l’indotto, piu l’hinterland della piana gioiese, possono poi venire a bussare alla sua porta per chiederle conto del suo sconsigliato operato? La vogliamo finalmente finire di anteporre sempre gli interessi politici alla vita ed alla dignità della gente che lavora seriamente?

Basta! i calabresi non ne possono più di assistere al consueto ed atavico accaparramento di poltrone prestigiose solo per accrescere il potere di singoli partiti politici! dimostri finalmente a tutto il popolo italiano che a lei interessa precipuamente il crescendo sviluppo del porto di gioia tauro e non il suo affossamento,

facendolo gestire da persone inesperte nel campo e senza alcuna esperienza specifica nel settore! La persona si cambia solo se vi è un palese motivo d’incompetenza, d’incapacità, di trascuratezza e/o di superficialità nello svolgimento delle proprie mansioni! Se le maestranze portuali, più i sindacati, più l’armatore sono pienamente d’accordo sulla conferma di Agostinelli, un motivo ci sarà; non crede? Pertanto se Lei non ha attualmente elementi giustificativi alla rimozione dell’attuale commissario straordinario Agostinelli, non deve assolutamente essere rimosso, se non vuole mettere, di riflesso, a repentaglio l’economia locale, regionale e, sempre di riflesso, nazionale. Nella speranza che Lei finalmente si convinca del grande errore che sta facendo, mettendo indirettamente a repentaglio anche migliaia di posti di lavoro, porgo distinti saluti!»

Gianni Tripodi, candidato calabrese alla nomina dell’AdSP di Gioia Tauro e portuale del medesimo scalo!

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