Reggio Calabria tra emergenza rifiuti e carenza idrica. Una città bella ma non basta

Riceviamo e pubblichiamo da Teresa Libri (Socio cofondatore Risveglio Ideale):

Sì, lo diciamo tutti con convinzione spalancando le braccia ed aprendo il cuore: venite a Reggio perché è meravigliosa  per le vostre vacanze. E lo dico io da sempre con convinzione, bella, anzi bellissima la mia città. 

Qualche difettuccio ce l’ha, molti abitanti che non sono per nulla obiettivi. 

Per difendere a spada tratta l’operato degli amministratori comunali sono quasi disposti ad affermare che l’enorme quantità di rifiuti che contornano ogni angolo della città siano quasi installazioni artistiche. 

Dopo la chiusura forzata dovuta alle restrizioni del Covid19 e dopo la timida riapertura di qualche attività commerciale ci si aspettava almeno che, essendo stata la città praticamente svuotata, si sarebbe potuto venire a capo di qualche annoso problema che da anni insiste sull’intero territorio comunale e che noi reggini avremmo trovato delle migliorie. 

Soltanto sogni, un esempio: il disagio idrico non è stato risolto ad esempio.

E la città è letteralmente invasa dai rifiuti. Interi quartieri, soprattutto adesso che le temperature cominciano ad alzarsi, sono diventati impraticabili. I cittadini non ne possono più, la raccolta differenziata fa da sempre acqua da tutte le parti. Ad ogni piè sospinto, rappresentanti delle istituzioni comunale e regionale si accusano a vicenda scaricando gli uni la responsabilità sugli altri.

Riprendendo il mio iniziale periodo penso all’enorme problema che hanno i gestori di alberghi, bed and breakfast ed altre strutture extra alberghiere. Dopo avere quasi “sognato” la riapertura delle loro attività e l’arrivo dei turisti si trovano adesso ad “esibire” per le vacanze di questi ultimi una città che ha del surreale per quanto è sporca. 

E voi, cari amministratori pubblici, pensate anche a questi imprenditori quando pubblicizzate il vostro territorio per incentivare più arrivi possibili?

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