martedì,Aprile 30 2024

Caos rifiuti, Falcomatà porta la questione a Roma e attacca: «Io non mi dimetto»

A palazzo Chigi, il sindaco in pressing sul ministro Provenzano per sbloccare i 51 milioni del bando delle periferie e annuncia anche la firma tra qualche giorno dei contratti istituzionali di sviluppo

Caos rifiuti, Falcomatà porta la questione a Roma e attacca: «Io non mi dimetto»

È uscito alle 14.30 circa il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà da una riunione a Roma, a palazzo Chigi, con il ministro Giuseppe Provenzano ed il suo staff. Il primo cittadino ha documentato in una diretta su Facebook gli argomenti nel piatto di discussione.

Il bando periferie

Si è parlato del bando periferie, la cui convenzione, ricorda il primo cittadino, è stata siglata nell’assemblea Anci dell’ottobre 2016. Ad oggi i 97 comuni della città metropolitana non hanno potuto avviare le gare d’appalto per i progetti presentati. Si tratta di 51 milioni di euro bloccati al ministero del Mezzogiorno e che a causa di intoppi e lentezze buracratiche non sono stati sbloccati.

Per il sindaco ora più che mai è arrivato il momento che siano utilizzati «Sono risorse da dare ai sindaci ed ai comuni, non significherebbe solo per trasformare i comuni e i borghi, ma immettere risorse economiche sul territorio che in questo momento servirebbero a fare ripartire i cantieri».

Firmati i cis

La seconda notizia è che sono stati firmati i contratti istituzionali di sviluppo quello che manca al completamento del lungomare zona nord e waterfront. «All’interno dei cis –afferma – abbiamo inserto il museo del mare, nelle prossime settimane, il ministro ha garantito che i contratti verranno firmati poi finalmente partirà l’iter per la consegna dei lavori, l’ approvazione del progetto esecutivo e il resto».

Questione rifiuti

E a Roma non poteva mancare la questione rifiuti. «È un tema nazionale – afferma il primo cittadino – il ministero del Mezzogiorno non può non porsi il problema di quanto la Calabria sia in piena emergenza ambientale e al fatto che di fronte a questa emergenza non ci sono soluzioni in atto da parte della Regione». Poi parlando delle dimissioni dei sindaci che hanno alzato le braccia  (di fronte all’emergenza rifiuti chiarisce: «Io non mollo di un centimetro, è un regalo che non faremo a nessuno, dovranno passare sul nostro cadavere: sul tema rifiuti ognuno deve prendersi le sue responsabilità – rivolgendosi – Tra un vitalizio e l’altro potete capire che questa è una bomba ecologica che riguarda la nostra Regione? Potete far finta che vi interessi il bene dei cittadini? Potete aiutarci ad evitare il rischio colera?».

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