venerdì,Aprile 26 2024

Palmi zona rossa. Le associazioni insorgono: «Nell’ordinanza distinzione fra le disabilità. Nuova frontiera del pregiudizio?»

Il Coordinamento Regionale Calabrese di associazioni per la tutela di diritti delle persone con sindrome di down, autismo e disabilità intellettive chiede conto alla Regione

Palmi zona rossa. Le associazioni insorgono: «Nell’ordinanza  distinzione fra le disabilità. Nuova frontiera del pregiudizio?»

«Un momento duro oggi per la Regione Calabria, che si trova di nuovo a dover far fronte alle problematiche legate al covid19. Non avremmo mai voluto sapere che 3 quartieri di Palmi, comune in provincia di Reggio, sono al centro di un nuovo focolaio e che quindi è stato necessario istituire una zona rossa per arginare il problema. A partire dalla mezzanotte di ieri infatti, è entrata in vigore un’ordinanza del Presidente Santelli che dispone il divieto di accesso e di allontanamento per i residenti dei quartieri dell’area costiera Pietrenere- Tonnara-Scinà, ad eccezione che “per motivi di comprovata necessità”, fino alleore 14 del 26 giugno».

A insorgere è il Coordinamento Regionale Calabrese Di Associazioni per la Tutela di Diritti delle Persone con sindrome di Down, Autismo e Disabilità intellettive rappresentato da Emily Amantea e Alessia Sisca.

«A questo però, si aggiunge la più amara constatazione che, all’interno della stessa ordinanza, siano presenti delle deroghe per “persone affette da disturbi dello spettro autistico.”

Il punto 7 dell’ordinanza del Presidente della Regione Calabria, infatti, cita testualmente:

Per quanto riguarda le persone affette da disturbi dello spettro autistico, può essere consentito lo spostamento anche con un accompagnatore (previa autocertificazione circa lo stato di necessità per condizioni di salute) in prossimità delle abitazioni.

Ritenuto che, non solo le persone con autismo siano soggette a disturbi comportamentali, ma che le origini di questi possano essere di diversa natura, invitiamo a correggere la dicitura sull’ordinanza e inserire all’interno dei soggetti in deroga, anche tutte le persone con certificazione neuropsichiatrica di disturbi del comportamento. Ci sembra imbarazzante ma doveroso dover puntualizzare che tutte le persone disabilità hanno gli stessi diritti e non ce ne sono alcune più “meritevoli” di altre».

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