mercoledì,Maggio 1 2024

Lsu-lpu, Callea: «Necessario aumentare il monte ore ai dipendenti stabilizzati in Comune»

Il sindacalista della Fp Cgil: «Un atto dovuto da parte dell'Ente verso chi contribuisce a garantire i servizi ai cittadini»

Lsu-lpu, Callea: «Necessario aumentare il monte ore ai dipendenti stabilizzati in Comune»

La FP CGIL, pur apprezzando il percorso attuato dal Comune di Reggio Calabria che ha portato alla stabilizzazione part-time a 26h dei circa 100 lavoratori ex LSU/LPU, oggi si chiede cosa impedisca il completamento del monte orario degli stessi.

«Un buon risultato – ha affermato il sindacalista Francesco Callea – che ha permesso di reclutare, a partire dall’1 gennaio 2019, una forza lavoro notevole. E’ ben noto che l’Entestaia vivendo una grave momento di difficoltà, è proprio per questo che l’incremento della forza lavoro, indubbiamente, non potrà che sopperire ai numerosi pensionamenti per limiti di età ed alle cessazioni dovute alla quota 100».

«L’ambizioso progetto presentato circa un anno fa, con un piano dei concorsi dettagliato e molto pubblicizzato dall’Amministrazione, è oggi di difficile realizzazione; al contrario, a fronte di un numero così elevato di professionalità già acquisite (ricordando la presenza tra questi di diverse categorie C e D), riteniamo prioritaria, su tutto, la definizione, con contestuale aumento delle ore lavorative, di codesti dipendenti che, ad oggi, pur con difficoltà, contribuiscono a garantire i servizi ai cittadini».

«Il completamento delle ore è un atto dovuto da parte dell’Ente, riprova ne è l’utilizzo dei lavoratori anche oltre l’orario di lavoro dirottando le ore in eccesso nella banca ore; i lavoratori hanno necessità di definire la loro posizione lavorativa e di incrementare il loro reddito e non solo di accumulare ore da utilizzare come riposo compensativo».

«E’ necessario ripartire dai lavoratori tutti per costruire nuove prassi che permettano a questo Ente, che ricordiamo rappresenta una Città Metropolitana, di garantire efficienza, efficacia e risultati».

La FP CGIL, che già qualche settimana fa aveva inoltrato specifica richiesta all’Ente, senza risposta alcuna, rinnova la stessa, «ritenendo doveroso chiudere il percorso iniziato oltre venti anni fa da questi lavoratori come precari. Oggi è giunta l’ora di chiudere questo lungo capitolo».

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