sabato,Aprile 27 2024

Lazzaro, combustione fanghi depurazione. L’Ancadic richiede l’intervento della Protezione Civile nazionale

Il fuoco brucia ancora, da giorno due agosto, a seguito di un devastante incendio continua a covare sotto i fanghi di depurazione essiccati depositati a cielo aperto nelle varie zone della vasta area di Comunia di Lazzaro

Lazzaro, combustione fanghi depurazione. L’Ancadic richiede l’intervento della Protezione Civile nazionale

Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Crea referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”:

Visto l’inefficienza degli Enti territorialmente competenti che non riescono a spegnere il fuoco che da giorno due agosto u.s., a seguito di un devastante incendio continua a covare sotto i fanghi di depurazione essiccati depositati a cielo aperto nelle varie zone della vasta area di Comunia di Lazzaro, tenuto conto che in data 13 agosto è intervenuta una ditta con mezzi inadeguati e una cisterna dei Vigili del Fuoco e in considerazione che inspiegabilmente dal 15 agosto le operazioni di spegnimento sono state sospese e nella prima mattinata di oggi ancora non hanno avuto seguito sembrerebbe per mancanza  di approvvigionamento idrico, atteso che si continua a sottovalutare i disagi e i potenziali pericoli che minacciano la salute dei cittadini, in data odierna abbiamo chiesto l’intervento del Dipartimento nazionale della Protezione Civile.

Al riguardo abbiamo inviato la copiosa documentazione in nostro possesso per potere meglio valutare la necessità di un tempestivo intervento al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Dipartimento nazionale di Protezione Civile e alla Protezione Civile regionale e al Procuratore Capo della Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardiere. 

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