Popolo di Archi: «Procede l’iter per l’abolizione dei divieti di sosta ad Archi, Gallico e Catona»

Lo scorso 30 aprile, si è svolta in Consiglio comunale a Reggio Calabria, la seduta della III Commissione in cui il comitato di quartiere “Il popolo di Archi” è intervenuto in merito alla petizione popolare con la quale si chiede l’abolizione dei divieti di sosta presenti ad Archi, Gallico e Catona, che hanno creato scompiglio e svuotato le tasche dei reggini. Nell’aula consiliare è intervenuto Luciano Surace, quale rappresentante legale del Comitato, che ha esposto la relazione al presidente di Commissione e ai consiglieri comunali. L’intervento di Surace è stato fondamentale ai fini dell’esposizione di tutte le violazioni normative e statutarie commesse dall’amministrazione politica in merito alla petizione e tutte le violazioni normative, ministeriali e giurisdizionali attraverso le quali si contestano alla polizia municipale le sanzioni elevate illegittimamente.

Nel proseguo dell’intervento, che si è svolto in un clima armonioso e collaborativo, Surace ha ribadito la volontà e la necessità impellente di abolire i divieti di sosta e, fintanto che la petizione non arriverà a compimento, non permettere alla polizia municipale di utilizzare lo street control per far rispettare il divieto di sosta, ma bensì, utilizzare il metodo tradizionale della presenza dei vigili così da poter avere la possibilità di contestazione immediata da parte del cittadino, secondo la normativa vigente. La seconda seduta di commissione, nell’aula consiliare si è svolta venerdì.

A relazionare i propri interventi vi erano, oltre a Surace, anche l’assessore Brunetti e il comandante della Polizia municipale Zucco, i quali hanno dimostrato una apertura e una collaborazione affinché questa ordinanza sia quanto meno aggiornata, andando incontro così, alle istanze dei 600 cittadini che hanno firmato la petizione. La seduta della III Commissione si è conclusa con l’intervento di Surace, che ha difeso il territorio a nord della città di Reggio Calabria, il quale ha ribadito la piena collaborazione con le autorità e l’instaurazione di un rapporto partecipativo che parta dal basso verso l’abolizione del divieto di sosta e verso l’apertura di una seconda fase: quella relativa all’imposizione dei divieti di sosta esclusivamente nei tratti considerati critici e che non impediscano una regolare viabilità.

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